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Gilberto Corbellini è un professore di storia della medicina e bioetica a La Sapienza
Questo libro spiega come mai c'è una sfiducia generale nella scienza e negli scienziati. E' un libro del 2009 quindi non molto aggiornato ma ha un che di utile. Ho letto le prime 60 pagine e fin ora posso dire che i temi di interesse sono un po' pochini. A parte tirare giù una carrellata di dati misurati dall'Eurobarometro che dicono poco sulle ragioni per cui le persone sono sfiduciate direi che, per ora, le intuizioni sono pochine.
E' un saggio molto contrario a tutte le religioni e questa cosa mi convince poco, nel senso che il motivo per cui la scienza è svalutata non può essere solo quello religioso, soprattutto perché la religione e la scienza non indagano lo stesso spicchio di realtà, ma essendo il libro stato scritto da un medico si basa molto sulle biotecnologie e uno degli argomenti più scottanti in questo ambito di ricerca è proprio quello più caro alla chiesa cattolica: l'uso degli embrioni umani, le cellule staminali, la clonazione, la fecondazione assistita. Quindi può avere senso da questo punto di vista schierarsi contro la religione. Io mi aspettavo forse un saggio sulla scienza più a 360°, ma sono appena al 2 capitolo, quindi vediamo come va avanti...
Un insight interessante che mi ha dato è il fatto reale che le persone occidentali reputano più giusta, naturale e priva di effetti collaterali la ricerca scientifica che migliora la qualità della vita della parte ricca del mondo, mentre reputa meno naturale e più prona a effetti collaterali quella scienza che aiuta i paesi più poveri. Ad esempio la ricerca medica sulle malattie dato che aiuta noi occidentali ricchi a guarire allora ha un ampio consenso, mentre la ricerca sugli OGM e tecniche agroalimentari alternative che potrebbero portare cibo nei paesi poveri è considerata più rischiosa da gran parte della popolazione.
Questo fa capire come le persone sono sé-centriche, e anche come i concetti di "naturale", "sano", "giusto" siano pure invenzioni.
Una cosa scioccante che ho letto in questo libro è che solo il 30% degli italiani giudica falsa questa affermazione: "i pomodori naturali non contengono geni mentre quelli transgenici sì"
 Spero che la pandemia insegnerà qualcosa a qualcuno di come funziona la biologia...
Altra cosa scioccante è che in italia la scienza ritenuta di più una scienza dalle persone è la medicina, che supera matematica e fisica, e una buona percentuale (tipo il 50%) pensa che la storia sia una scienza e circa un 30% pensa che l'astrologia sia una scienza
La medicina è una scienza empirica, quindi meno "dura" della matematica o della fisica, e chiaramente storia e astrologia non sono scienze... Lo specifico nel caso ci fossero dei dubbi 
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Il termine scienza da un punto di vista linguistico non indica solamente l'applicazione pratica delle leggi elaborate sul piano teorico (matematica, fisica, chimica, etc). Sta anche a significare l'insieme delle discipline che seguono un percorso di ricerca comune (e quindi scienze storiche, geografiche, politiche, etc)
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Era un test per misurare le competenze scientifiche dei popoli europei e dentro c'erano domande sull'astronomia, la genetica, la biologia, ecc... credo fosse chiaro ai partecipanti che quando dovevano distinguere tra scienze e non scienze non ci si riferisse al senso ampio del termine ma invece tutto ciò che risponde al metodo scientifico, altrimenti il signore che ha scritto questo libro è un ciarlatano
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2 replies since 14/12/2021, 17:41 197 views
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