Sul significato epistemo-etimologico della sigla lgbt+

Cioè se sei nato uomo o donna puoi rifiutare la categoria ed essere agender

se non ti senti uomo o donna ma se sei nato gay sei LGBTQ+ a vita, anche se non ne condividi i principi, gli ideali, le battaglie, il funzionamento, la cultura, eccetera
Mi pare un'assurdità totale, nessuno può importi un'etichetta Se ti dissoci, ti dissoci, "che tu lo voglia o no" mi pare un concetto autoritario

Ma come no gli agender rifiutano l'imposizione sociale del gender. Se non rifiuti attivamente la categorizzazione viene da sé che ti identifichi con uno dei due gender

Ma essere agender è uno stato mentale, mi vuoi dire che uno non può non sentirsi parte, sempre mentalmente, della comunità LGBT se ad es. è asessuale, perché la sua appartenenza alla categoria è una realtà oggettiva?

Poi il discorso con il colore della pelle che c'entra?

Se tu sostieni che l'identità di genere non è una scelta non fai che rafforzare l'idea che esista una realtà oggettiva che vede in natura due soli gender: maschio (dotato di cazzo) e femmina (dotata di vagina)

Il genere è un costrutto sociale/psicologico/quel che vuoi, fin qui ci siamo no? Nel momento in cui non fai una scelta legata alla tua identità di genere significa che non ti poni neanche il problema e che quindi vieni etichettato in base al tuo sesso

da cosa capisci che una persona è gay se non lo ammette manco a se stesso?
non è che ci siano tratti chiari al riguardo come una persona nera, ad esempio

il paragone tra orientamento sessuale/identità di genere e etnia è ridicolo, dato che il secondo c'ha tratti biologici mentre il primo è qualcosa che uno si sente ed è totalmente personale, quindi è chiaro che che è una scelta quella di ammettere di essere qualcosa e quindi far parte di tale comunità