Sul significato epistemo-etimologico della sigla lgbt+

Kri(sto)gerinne me lo ha ordinato

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    エトナ

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    Non ricordo dove si aprono le discussioni, non ricordo nemmeno i tasti e sicuramente non ricordo se questa è la sezione giusta. Venni con vostro (tra poco) dispiacere esortato a postare qui un mio parere che misi sul dipende, con risultato desolante, ma volevo solo scrivere.
    Quello che ho messo non è una trollata, ero sinceramente interessato ad analizzare nelle mie facoltà e a capire meglio la natura che mi sta intorno, come sono sempre stato. Purtroppo è comunque decisamente wall of text su qualsiasi forum e l'attention span che concedono quindi cerco di eliminare dove non penso serva, correggere typo o format ed eliminare escrescenze fastidiose. Fortunatamente il quote è leggibile come massa di testo.

    CITAZIONE (DJ Etna Analizzabile Order @ 5/12/2020, 21:24) 
    CITAZIONE (Pendejo @ 21/11/2020, 22:46) 
    ci siamo arrivati sul serio rotfl, ogni volta che mi imbatto nella sigla trovo qualche nuova lettera che si è aggiunta è bellissimo :cedro:

    spiegone qui (manca solo il + ma giuro che l'ho visto usare diverse volte :sisi: )

    Ske per stavolta non resisto e metterò qui ora le mie indagini per la gioia di tutti in particolare zoffa ma non perdiamo tempo e iniziamo il paper:

    Dell'articolo proposto da maro metto prima le mie osservazioni analitiche sui vari gruppi di termini così come sono e lascerò a dopo ulteriori specificazioni più utili a un'ultima analisi. (ndr. non l'ho fatto)
    Nel testo ci viene promesso di approfondire le singole sigle lgbt+ più un ulteriore corollario di parole sullo studio di genere e si inizia con il principale nome del movimento: lgbt, quindi Lesbismo, Gay, Bisessualità e Transessualità. Mo già qui mi salta la mosca al cazzo, per così dire, ed è l'articolo stesso a liquidare la possibilità di interrogarsi ulteriormente.
    Qual è la necessità di porre Gay e Lesbismo in due domini? Omosessualità riesce ad essere un termine abbastanza "ombrello" di suo, e comprende senza sforzi entrambe le categorie, quindi né nel significato dei termini né nell'ontologia dell'identità di genere c'è necessità apparente o letterale di indurre questo dualismo nell'identità omosessuale.
    Due sono le mie idee: la prima, è che il termine Omosessuale dato a una donna sia nel contesto naturale molto meno comune, e per migliorare la propria comunicabilità si sia optato per servirsi dei due termini più di uso comune, il che mi porta a una nuova doppia osservazione: scopo della teoria di genere è almeno in una sua "anima" non la fluidificazione delle identità di genere, ma la loro identificazione in una ontologia più o meno ricca e in special modo orizzontale, cioè senza nessun sistema simile a una gerarchia: insomma, serva ordinem et ordo servabit te; inoltre lo scopo primo dell'abbreviazione lgbt+ è proprio quello di essere comunicabile pubblicamente, quindi comprensibile da chiunque indifferentemente dalla sua estrazione e possibilità, e una ulteriore specificazione è quindi, forse, ulteriore comunicabilità (ndr. rileggendo non ha senso, qualcuno dovrebbe fraintendere omosessuale dato a una donna? Forse ho iniziato ad estendere questa oservazione nel suo senso metodologico tratto da questo caso invece che proprio questo caso).
    La seconda idea non è di carattere solo speculativo, ma piuttosto etico storico: vero è che i diritti degli omosessuali riguardano donne e uomini, ma annettere Gay e Lesbismo in una sola parola ombrello come Omosessualità vorrebbe dire unire le rivendicazioni, la storia, le condizioni di entrambi e quindi dimenticare le loro particolarità: un uomo gay sebbene la sua identità di genere rivendichi tutti i diritti che dovrebbe avere, non è nella condizione di una donna lesbica che rivendica persino lo stesso identico diritto; non solo la donna è una categoria che ha più sopportato angherie nella storia, ma la donna lesbica è quindi in uno stato naturale più sfavorevole dell'uomo gay: più ferocemente sessualizzata per essere lesbica, più dappertutto ostracizzata per essere donna. Il problema che però è causa di conflitto con la prima idea, è che questo naturalmente non permette più una visione tutta orizzontale delle varie identità di genere. Se diciamo questo, allora alcune sono più importanti di altre, e cominciamo a intravedere i paradossi di almeno parte del movimento la cui raison d'être è la rivendicazione di uguali diritti davanti a un mondo che crede che alcune identità siano più importanti di altre. È sicuramente un fenomeno complesso, nonché questa una sola, da quello che vedo, delle anime del movimento lgbt: altre sono meno liberali, non si fanno molti problemi quindi a porre un ordine verticale nelle loro stesse rivendicazioni, vedi di fatto molto del contemporaneo femminismo che comprende il Lesbismo.
    Sulla inclusione di Bisessualità e Transessualità invece tutto sembra essere chiaro sia letteralmente che idealmente: le due identità sono quelle di due ben diverse categorie, che naturalmente comunicano, ma evidenti come sé.

    Su quello che è tutto il corollario secondario della sigla, che corrisponde alla variante più complessa della stessa: qiapk, che fa diventare quindi il nome ufficiosamente completo del movimento come lgbtqiapk, la differenza centrale è che ora per molti punti della sigla abbiamo una corrispondenza di significati: due per la q, tre per la a e due per la p. Non è indicato purtroppo se questa non chiarezza sia un conflitto di significati, ovvero più categorie che pretendono di comparire nel nome del movimento, o semplicemente una condivisione pacifica del punto che riguarda loro. Suppongo sia il secondo caso, dal momento che non sembra il movimento si sia fatto troppi problemi sino ad ora ad arricchirsi nella sua ontologia, e se fosse il primo caso nulla gli impedirebbe di diventare il movimento lgbtqqiaaappk.
    Cercando di stringere, Q pare includere Queer e Questioning, vale a dire coloro che nel primo caso, secondo l'articolo, sono maschi omosessuali, e nel secondo caso, Questioning, si stanno al momento dell'enunciazione interrogando sulla loro identità di genere. [...] Non solo Queer è un termine che, sbagliando a dire l'articolo quello che dice, include chi si oppone alla tradizione duale sull'identità di genere E che non si riconosce nell'Eterosessualità, ma non è neppure un sinonimo di lgbt+, in quanto non gay, non lesbica, non eccetera. Ma vaffanculo. Cosa ci sta a fare allora la prima Q in lgbtqiapk? Evidentemente stiamo parlando dei Questioning [...].
    Intersessuali sono coloro che hanno più caratteristiche e attributi sessuali: le donne col cazzo/col cazzo e le palle/col cazzo le palle e la vagina, gli uomini col cazzo e la vagina/col cazzo le palle e la vagina, Ecc. Non è specificato se, per esempio (ad absurdum), un uomo con le palle e la vagina senza cazzo sia intersessuale o una donna con le palle senza cazzo e senza vagina lo sia anch'essa. Immagino cadano nella I sicuramente gli androgini (ndr. misi solo gli androgini, all'inizio. Ciò è forse riduttivo). La I peffortuna è una sola.
    Il punto A sarebbe utile dividerlo in 2+1 significati. Si parla in fatti di Asessuali e Aromantici (ho diverse volte letto Aromatici, ovvero coloro che si identificano in una sottile sfumatura d'aria. Costoro però non esistono) (sic), ed è tutto considerato una diversità utile, perché i primi non hanno interessi sessuali, mentre i secondi non hanno interessi romantici. Ai primi interessa quindi un solo amore casto, e ai secondi non interessa niente. Il +1 è per gli Ally [...] quindi le persone eterosessuali che approvano, difendono, simpatizzano, coobelligerano o insomma sono amici dei Gay eccetera. L'inclusione degli Ally è carina per due motivi, il primo è che così si è inclusivi, rispettando la migliore anima del movimento, il secondo è perché dà come implicazione che tutti i Gay eccetera siano a loro volta Ally, perché se non lo fossero non sarebbero nel movimento lgbt+.
    Mo ci sono le due P e la K e qui a mio avviso, per come la vedo, iniziano le bizzarrie. P sta per Pansexual e Polygamous, i primi si scopano tutto, sia gli etero che i gay non trans che i trans questionanti che le lesbiche anti trans non questionanti sia i queer non trans forse lesbica in un corpo da uomo, e naturalmente i panini. Sono troppo potenti, per favore fermateli. I Poligamy sono quelli che hanno o desiderano più partner, e qui mi incazzo. Primo, l'inclusione della poligamia se presa in modo naive porta pericoli che spero non debba specificare a nessuno, secondo, un poligamo può essere eterosessuale e detestare il movimento, quindi la P dovrebbe essere P ∧ Q, cioè dove Q e P devono esere entrambe vere dove Q sta per ally e P per poligamo, e allora il movimento dovrebbe essere lgbtqiap∧qk; abbiamo già detto che tutti gli lgbt sono Ally e non può essere altrimenti, e una categoria che contempla non Ally non può essere inclusa a cuor leggero.
    Con l'aggiunta della K contempliamo forse la piega più dubbia. Starebbe per Kink, ovvero i Fetish. [...] In realtà il dominio della K è a dirla tutta così complesso che una volta esaminato, l'ontologia ultra ricca del movimento lgbt diventa come una tabellina in confronto alla tavola periodica. I fetish sono le devianze sessuali, e le devianze derivano dai affetti parafilici. Sicuramente nella K capitano anche i curiosi, senza parafilie, che desiderano sperimentare la K, ma a fortiori deve dunque farne parte chi è sinceramente condizionato da una o più devianze. Le parafilie sono centinaia, e dovrebbe essere agevole intuire che non tutte contemplano i limiti del diritto o persino del senso comune o della norma: Ma è naturale che sia proprio quest'ultima a dover essere opposta, nel nostro esame, e con questo forse l'inclusione di K è necessaria in quanto era inevitabile.
    Eppure, magari nella piega sadomasochista, il Kink immagino sia contemplato con il corollario necessario quale sano, sicuro, consensuale eccetera. Ma se non lo fosse, sarebbe in ogni caso un comportamento deviante, quindi protetto e incluso dal movimento lgbt. Il sesso pubblico, inoltre anche quello citato, è disprezzato e puntuale fonte di scandalo negli stessi gruppi simpatizzanti la K. Sempre sul SM invece mi viene in mente Deluze e più criticamente il pensiero Sadiano: il rapporto sadomasochista è intimamente inconciliabile, perché un sadico sperimenta piacere nell'arrecare dolore; e un masochista, sperimentandolo nel patirlo, è in realtà qualcuno di indesiderabile per il sadico; trasformando il dolore in piacere, impedisce al sadico di arrecare dolore. Non ho mai trovato spazio per discussioni simili in nessun gruppo simpatizzante K, e per inciso gli stessi sono tra i più isolazionisti e intransigenti che in cui ci si possa trovare, sui vari concetti sano sicuro ecc e quindi sulla normalizzazione della devianza. Ma se per essere tollerata deve essere normalizzata, non stiamo facendo il contrario di ciò che si prefigge l'inclusione dell'oppresso? Cosa fare quando l'oppresso gode nell'opprimere, nell'essere oppresso, o entrambe? Può qualcuno a cui la disumanizazione reca piacere essere posto sullo stesso orizzonte di chi è venuto al mondo con una separazione tra sesso e genere? Potrebbe essere uno spazio per consolare e preoccuparsi di coloro che sono schiavi di comportamenti pericolosi, altra cosa che non ho mai visto. Per ultimo la K potrebbe essa stessa non essere simpatizzante lgbt, perché potrei io avere una parafilia e dispregiare e non simpatizzare per nessun altro punto lgbt, rischiando quindi la K di essere una specie di enclave del movimento intero, o di dover posare sullo stesso requisito dei poligami.
    Che fatica rega due ore per sto rotolo praticamente un'edizione critica durante le quali ho pure cucinato, volevo parlare anche del + ma stocazzo ho concluso e annate affanculo

    cristodio ci metterà venti minuti a caricarlo perché sto scaricando cyberpunk se viene na merda scordatevi che ci riprovi

    edit invece no ci ha messo due secondi
     
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    a me si chiudono gli occhi anche solo all'idea di leggermi sta roba
     
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    ma cyberpunk fa cagare :nonticago:

    comunque sul post da un lato grazie delle delucidazzioni luois, dall'altro io non avrei nulla da dire sulle singole lettere

    una cosa che volevo già dire nell'altro topic delle discriminazzioni in costituzione, era anche che specificare una lista sempre più lunga di vittime di discriminazione (invece che lasciare un generico "non si può discriminare nessuno.") allunga innecessariamente quello che c'è da leggere, e stessa cosa per la sigla integrale del LGBT# (>LGBT++), che poi sto pensando che parola sarebbe più adatta da usare genericamente al posto di quella sigla (tipo "razze" si usa invece che tipo NCBS+ per negri cinesi bianchi sudamericani ecc), ma ci sono di mezzo cose che mi sembrano disconnesse tra loro, tipo LGB fin lì riguardano gusti sessuali, ma T già è tutt'altro

    poi perchè si da così tanta importanza? per colpa di chi ha problemi che altri abbiano gusti sessuali diversi dai propri, ma appunto cosa gli importa a loro? però boh se tipo la gente mi cagasse il cazzo perchè mi piace lo yogurt o i cereali, non penso che avrebbe senso "rivendicare i diritti di chi gli piace lo yogurt e i cereali", semplicemente rivendicare che la gente deve farsi i cazzi propri e non rompere le palle agli altri

    oh cmq yama mi dispiace che l'altro post t'aveva dato fastidio, per me non è successo nulla, pensavo che forse zoof mi stava censurando per dispetto o boh altro che mi sarebbe dispiaciuto di più, se ho detto qualcos'altro che ti da particolarmente fastidio se me lo dici (anche per mp) sono il primo a toglierlo o a cercare di dirlo in modo meno fastidioso anche in futuro, così come qua sullo sgarzullo cerco di scrivere in un italiano classico nonostante non mi piace scrivere così ma perchè mi si era già detto che altrimenti era fastidioso :pc: vabe ti mando un abbraccio
     
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    cerchi di portare avanti un discorso logico su una cosa che non lo è, ed è chiaro che non lo è già a partire dal fatto che l'acronimo non è un acronimo (dato che una lettera può stare per più cose). E il punto è proprio che l'esistenza stessa della comunità lgbt++ non si basa sulla logica, ma sul sentimento. In pratica: fai parte del macrogruppo se te ne SENTI parte (unico comune denominatore dei membri che lo compongono). Non si può parlare in modo razionale di LGBTetc perché è un macrogruppo caotico, in continua evoluzione e non normatizzato, che cambia nel tempo in base al sentimento di chi ne fa parte. Il problema è che ti dà l'impressione di essere un movimento definito di cui si può parlare razionalmente, c'è un acronimo, ci sono le bandiere, ci sono le categorie. Ma tutte queste cose cambiano di continuo e non hanno definizione stabile. Non c'è un regolamento generale, non ci sono riunioni, né enti né organizzazioni ufficiali che definiscano chi è parte della comunità. non c'è una reale comunicazione tra i gruppi, e soprattutto non ci sono gruppi, ma individui legati unicamente da una devianza dalla norma.
    Ovviamente quando ci si accorge che la norma non esiste, non nella sfera della sessualità e dell'identità, non può che venir meno il senso stesso della sua esistenza. Non comunità (macrogruppi), non categorie (gay lesbiche pan etc) quindi ma individui. Se non fosse per il pride. Perché appunto l'individuo da solo si sente morire e vuole far parte. Di nuovo: una ragione puramente sentimentale (vorrei essere felice :( ). Io sono gay, io non sono solo nell'esserlo (quindi rinnegabile dalla mia comunità come naturalmente avviene alle devianze) perché sento di appartenere alla comunità gay, i gay non sono una minoranza di devianti ma appartengono alla comunità LGBT (dove la devianza diventa la norma, quindi tutto ok, ordine ristabilito: sono felice :) ). siamo in tanti, siamo diversi e ci sosteniamo, siamo orgogliosi e felici. Siamo una comunità. Pure se poi non è una vera comunità, non è che se sono gay vivo nel paese dei gay e vado al supermercato e parlo solo coi gay. E invece ecco che col potere dell acronimo magico si arriva lì. includendo sempre più categorie la nostra comunità diventa a tutti gli effetti la comunità LGBTQIAK++2 e quando vado al super vuoi vedere che non incontro solo gente che appartiene almeno a una di queste categorie?

    Cmq il punto è che ogni uomo ha bisogno di comunità (nessun uomo è un'isola cit) ma ogni comunità è esclusiva, questa è una caratteristica imprescindibile per la sua sopravvivenza, non esistono eccezioni. Il benessere dell'individuo sta nel fatto di essere accettabile/to nella comunità in cui vive, il che implica che ci sia un inaccettabile. Non puoi essere inclusivo all'infinito.

    CITAZIONE
    L'inclusione degli Ally è carina per due motivi, il primo è che così si è inclusivi, rispettando la migliore anima del movimento

    insomm questa è la cosa più interessante, vedere fino a che punto includere.
    e forse questa era la ragione atavica inconscia del movimento. Non rendere inclusiva la comunità preesistente, ma crearne una propria che la inglobasse inclusivamente :eric: tipo gli americani
     
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    oh cmq yama mi dispiace che l'altro post t'aveva dato fastidio, per me non è successo nulla, pensavo che forse zoof mi stava censurando per dispetto o boh altro che mi sarebbe dispiaciuto di più, se ho detto qualcos'altro che ti da particolarmente fastidio se me lo dici (anche per mp) sono il primo a toglierlo o a cercare di dirlo in modo meno fastidioso anche in futuro, così come qua sullo sgarzullo cerco di scrivere in un italiano classico nonostante non mi piace scrivere così ma perchè mi si era già detto che altrimenti era fastidioso :pc: vabe ti mando un abbraccio

    :rido: yama ma che poteri c'hai
     
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    nessun potere lo dice solo per darmi fastidio lo so
     
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    rotfl ma cosa cmq basta ot

    cmq basta con sto scudo del tutto "non si può parlare di tal cosa come una cosa razionale", persino prendendo qualcosa assolutamente casuale (tipo mi pare si suppone la posizione di un elettrone dentro a un atomo, ma vabe anche non esistesse un esempio concreto conta il concetto), di razionale intanto c'è che è casuale, cioè pure se dici "si ma perchè in quel momento stava proprio esattamente in quella posizione?" risposta razionale: perchè poteva stare ovunque, quindi poteva pure stare lì, e casualmente era proprio lì. fine. o cmq se esistono spiegazioni che annullano la casualità non le si conosce.

    poi un altro discorso è che certe cose è meglio non stare a razionalizzarle, per esempio se guardi un film e pensi "ma è tutto finto, non succede per davvero" ovviamente te lo rovini, poi vabè se guardi film della marvel devi prendere integratori di cromosomi per riuscire a non pensarlo, cmq

    cmq avevo fatto l'esempio che si potrebbe vedere come anormale che a uno piacciano yogurt e cereali, ma anzi ce ne sono di cose commestibili che è considerato anormale mangiare tipo le larve, e in effetti mi immagino che se uno viene sgamato a fare merenda con le larve viene discriminato come o peggio che se viene sgamato a baciarsi con un altro uomo (occhio, non sto dicendo che sia giusto che venga discriminato), insomma se ci fossero miglioni di persone che adorano mangiare le larve, altri miglioni che mangiano la merda ecc, pure loro farebbero la comunità mettendoci dentro di tutto, PERCHÈ UNITI DALL'ESSERE DISCRIMINATI, ma se non vengono discriminati si riunirebbero si ok, xkè l'uomo non è un'isola ecc, ma in un gruppo su facebook/wazzap ecc, e basta, condividerebbero le loro ricette lì,

    cmq il punto è che l'essere discriminati è l'unico senso dell'esistenza del movimento LGBTecc

    e la cosa che penso che tutti (sia appartenenti che non) dovrebbero augurarsi, è che sparisca la discriminazione, e con essa l'esistenza di tale movimento e sigla, così come è sparita la caccia alle streghe
     
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    Ho acceso il pc solo per rispondere a questo topic perché da cellulare l'unica cosa che mi veniva da dire è "troppo lungo, accanna". Però in realtà avevo da dire e l'ho trovato molto interessante quindi...

    CITAZIONE
    Qual è la necessità di porre Gay e Lesbismo in due domini? Omosessualità riesce ad essere un termine abbastanza "ombrello" di suo, e comprende senza sforzi entrambe le categorie, quindi né nel significato dei termini né nell'ontologia dell'identità di genere c'è necessità apparente o letterale di indurre questo dualismo nell'identità omosessuale.

    Concordo, ma credo bisognerebbe ascoltare il parere delle lesbiche perché a quanto pare è necessario che le due cose siano separate. Sicuramente arcylesbica ti direbbe che è il loro orgoglio di donne a pretendere questa divisione. E infatti...
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    La seconda idea non è di carattere solo speculativo, ma piuttosto etico storico: vero è che i diritti degli omosessuali riguardano donne e uomini, ma annettere Gay e Lesbismo in una sola parola ombrello come Omosessualità vorrebbe dire unire le rivendicazioni, la storia, le condizioni di entrambi e quindi dimenticare le loro particolarità: un uomo gay sebbene la sua identità di genere rivendichi tutti i diritti che dovrebbe avere, non è nella condizione di una donna lesbica che rivendica persino lo stesso identico diritto; non solo la donna è una categoria che ha più sopportato angherie nella storia, ma la donna lesbica è quindi in uno stato naturale più sfavorevole dell'uomo gay: più ferocemente sessualizzata per essere lesbica, più dappertutto ostracizzata per essere donna.

    Ottima riflessione


    CITAZIONE
    Non solo Queer è un termine che, sbagliando a dire l'articolo quello che dice, include chi si oppone alla tradizione duale sull'identità di genere E che non si riconosce nell'Eterosessualità, ma non è neppure un sinonimo di lgbt+

    Qui correggo. Queer non riguarda solo l'orientamento sessuale, ma anche l'identità di genere. Infatti è un termine ombrello sotto il quale ricadono tutte le identità di genere non-binarie. Inoltre va ad indicare tutti quelli che non vogliono definire il proprio essere.

    CITAZIONE
    Il punto A sarebbe utile dividerlo in 2+1 significati. Si parla in fatti di Asessuali e Aromantici (ho diverse volte letto Aromatici, ovvero coloro che si identificano in una sottile sfumatura d'aria. Costoro però non esistono) (sic), ed è tutto considerato una diversità utile, perché i primi non hanno interessi sessuali, mentre i secondi non hanno interessi romantici. Ai primi interessa quindi un solo amore casto, e ai secondi non interessa niente. Il +1 è per gli Ally [...] quindi le persone eterosessuali che approvano, difendono, simpatizzano, coobelligerano o insomma sono amici dei Gay eccetera. L'inclusione degli Ally è carina per due motivi, il primo è che così si è inclusivi, rispettando la migliore anima del movimento, il secondo è perché dà come implicazione che tutti i Gay eccetera siano a loro volta Ally, perché se non lo fossero non sarebbero nel movimento lgbt+.

    In realtà la A sta solo per asessuali, perché l'orientamento romantico (sotto il quale ricade l'aromanticità) non viene preso in considerazione nella sigla. Mentre l'orientamento sessuale (gay, bi, asessuale ecc) riguarda ciò verso la quale si prova attrazione sessuale, l'orientamento romantico (aromantico, biromantico, omoromantico ecc) riguarda la sfera dell'innamoramento.
    Per quanto riguarda gli Ally io sono tra quelli contrari ad includerli nella A, mi dispiace, ma non è una cosa carina. Soprattutto perché ora è diventata una scusa per molte persone etero cis di mettere bocca nelle questioni della comunità in quanto parte di essa, finendo spesso per sovrastando le piccole realtà lgbt+... i white savior della situazione. L'inclusività c'è sempre, le persone alleate alla causa sono le benvenute, ma non possono rivendicare la loro appartenenza a qualcosa che non li riguarda.

    CITAZIONE
    P sta per Pansexual e Polygamous, i primi si scopano tutto, sia gli etero che i gay non trans che i trans questionanti che le lesbiche anti trans non questionanti sia i queer non trans forse lesbica in un corpo da uomo, e naturalmente i panini. Sono troppo potenti, per favore fermateli.

    Altra questione controversa, ma che invece appoggio. Detta così pare proprio brutta perché sott'intende che le persone trans siano un genere a parte, cosa non vera. I pansessuali ricadono sotto il termine ombrello della bisessualità (infatti sigla un po' inutile) e l'unica differenza sta nel modo di percepire il genere (cosa che una persona bi potrebbe comunque condividere).
    La poligamia non capisco perché sia inclusa nella sigla visto che il poliamore può essere anche etero al 100%. Non è un orientamento sessuale, ma un modo di vivere la propria relazione amorosa. Boh

    Comunque qui ci potremmo benissimo fermare.

    CITAZIONE
    il Kink immagino sia contemplato con il corollario necessario quale sano, sicuro, consensuale eccetera. Ma se non lo fosse, sarebbe in ogni caso un comportamento deviante, quindi protetto e incluso dal movimento lgbt. Il sesso pubblico, inoltre anche quello citato, è disprezzato e puntuale fonte di scandalo negli stessi gruppi simpatizzanti la K

    Diciamo che la K più che per kink sta per kinky, indicando quelle persone che apprezzano pratiche sassuali non convenzionali.

    Poi continua ancora ma booooooooh. Comunque LGBT+/LGBTQ+ e passa la paura. LGBTQIA+ proprio se vuoi far vedere che sei imparato.


    CITAZIONE
    una cosa che volevo già dire nell'altro topic delle discriminazzioni in costituzione, era anche che specificare una lista sempre più lunga di vittime di discriminazione (invece che lasciare un generico "non si può discriminare nessuno.") allunga innecessariamente quello che c'è da leggere

    Sarebbe così facile se vivessimo in un mondo civile in cui la legge non viene rigirata a proprio piacimento. Le specificazioni sono necessarie proprio per limitare il più possibile che quello che c'è scritto venga applicato quando di dovere.

    CITAZIONE
    tipo "razze" si usa invece che tipo NCBS+ per negri cinesi bianchi sudamericani ecc

    In realtà non si usa neanche più la parola "razza", si preferisce etnia. Comprovato ormai che non ci sono differenze genetiche nette tra persone provenienti da Paesi diversi, condividiamo tutti lo stesso patrimonio genetico.

    CITAZIONE
    ci sono di mezzo cose che mi sembrano disconnesse tra loro, tipo LGB fin lì riguardano gusti sessuali, ma T già è tutt'altro

    Perché non riguarda solo gli orientamenti sessuali, ma anche l'identità di genere. E senza le donne trans i movimenti per i diritti delle persone LGBT+ non esisterebbero.

    CITAZIONE
    poi perchè si da così tanta importanza? per colpa di chi ha problemi che altri abbiano gusti sessuali diversi dai propri, ma appunto cosa gli importa a loro? però boh se tipo la gente mi cagasse il cazzo perchè mi piace lo yogurt o i cereali, non penso che avrebbe senso "rivendicare i diritti di chi gli piace lo yogurt e i cereali", semplicemente rivendicare che la gente deve farsi i cazzi propri e non rompere le palle agli altri

    Perché pensi con troppa buona fede. Le persone gay e trans subiscono discriminazioni in casa, nelle istituzioni e sul lavoro giornalmente. Lo stereotipo della donna trans che si prostituisce esiste perché le donne trans, in particolare quelle nere, sono ancora oggi quasi costrette a ripiegare sulla prostituzione per sopravvivere perché la maggior parte dei datori di lavoro non le assumerebbe. I licenziamenti perché gay o trans non sono così rari.

    CITAZIONE
    oh cmq yama mi dispiace che l'altro post t'aveva dato fastidio, per me non è successo nulla, pensavo che forse zoof mi stava censurando per dispetto o boh altro che mi sarebbe dispiaciuto di più, se ho detto qualcos'altro che ti da particolarmente fastidio se me lo dici (anche per mp) sono il primo a toglierlo o a cercare di dirlo in modo meno fastidioso anche in futuro, così come qua sullo sgarzullo cerco di scrivere in un italiano classico nonostante non mi piace scrivere così ma perchè mi si era già detto che altrimenti era fastidioso :pc: vabe ti mando un abbraccio

    Ok mi basta, grazie. Stiamo a posto e scusa se sono stat maleducat
     
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    cmq basta con sto scudo del tutto "non si può parlare di tal cosa come una cosa razionale"

    Intendevo dire che non ci si può fare una dissertazione filosofica come la si fa su massimi sistemi e assoluti, lo dicevo perché Etna è un filosofo e quello era il tono del suo post. Prima di tutto c è un grosso problema linguistico di base, appunto l assenza di una definizione univoca del movimento e della sua composizione, a partire dall acronimo. Essendo io una wittgenstainiana pura riconosco l impossibilità di un lavoro del genere. Ma in realtà mi oppongo alla dissertazione filosofica in generale poiché il linguaggio è un mezzo imperfetto, impreciso, e quindi inadatto agli scopi che la filosofia si pone :baffo:
     
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    CITAZIONE (enacoid19 @ 14/11/2021, 22:55) 
    cmq il punto è che l'essere discriminati è l'unico senso dell'esistenza del movimento LGBTecc

    e la cosa che penso che tutti (sia appartenenti che non) dovrebbero augurarsi, è che sparisca la discriminazione, e con essa l'esistenza di tale movimento e sigla, così come è sparita la caccia alle streghe

    ESATTAMENTE

    Cmq avete espresso tante argomentazioni valide, tutti voi che avete risposto, mi complimento :gigione:

    Ho un paio di riflessioni:

    A proposito dei kink o poliamorosi: tu dici che non non potrebbero essere anche ally, quindi perché inserirli nella comunità se potrebbero paradossalmente essergli contrari?
    In realtà è una domanda a tutto tondo perché ci sono anche gay omofobi, lesbiche transfobiche, o asessuali che non sanno nemmeno di esserlo perché vivono le loro esistenze fregandosene proprio di essere "diversi", tanto è una cosa che non è visibile dall'esterno, e magari hanno un partner pure asessuale, quindi giustamente non gliene frega niente di entrare in una comunità, quindi l'argomento è scottante, e non solo per i poliamorosi e kink, ma per tutti. Ho assistito online a liti furiose tra trans e gente che fa la transizione inversa, cioè per tornare indietro, oppure gay e lesbiche che odiano i bi, o i trans :azrael:
    Quindi sono d'accordo con zoof e con rona, con zoof per il fatto che ormai LGBTQ+ è un raggruppamento che ha dentro di sé qualsiasi cosa, anche gli etero simpatizzanti, e te ne rendi conto perché hanno così tanto allargato le maglie che ormai è pieno di persone che sono state solo con persone del sesso opposto e a tutti gli effetti sono etero ma una volta hanno avuto una fantasia su uno/a del proprio sesso e quindi so diventate bi :azrael: oppure persone che hanno una fantasia particolare oppure non "amano definirsi" quindi si definiscono queer :daf: Cioè vale tutto. L'unica cosa che non vale è non sentirsi parte della comunità. Ecco allora che un gay represso non fa parte della comunità, ma un etero che si definisce queer sì. :azrael: Dato che l'orientamento sessuale è un continuum tra eterosessualità e omosessualità il 90% delle persone ha una componente omosessuale, e se accettiamo che loro possano definirsi queer o bi allora vediamo come essere LGBTQ+ non è un dato oggettivo ma un sentirsi parte della comunità :qwqw: Quindi qui ritorna anche il discorso di etna: tutti gli appartenenti alla comunità LGBTQ+ devono per forza essere anche ally? (scusate se uso impropriamente il termine, ma intendo persone che appoggiano le cause LGBTQ+ e si sentono parte della comunità) SI', se non sono ally sono gay, lesbo, trans, ecc... ma non sono LGBTQ+. Ciò non toglie che la comunità LGBTQ+ faccia delle battaglie per migliorare la vita anche per le persone che non ne fanno parte.
    Poi ognuno ha le sue idee, gente che si definisce appartenente alla comunità LGBTQ+ e che ha idee completamente diverse da altra gente, eppure stanno insieme. Quando c'è una tale eterogeneità capisci che l'unico scopo è quello di fare massa compatta.
    E poi sono d'accordo con Rona perché questa è una categoria che per come è strutturata serve solo a normalizzare quella che in teoria è una minoranza, ma che acquista potenza grazie al fatto che alla fine ci rientra chi cazzo vuole. Dato che non c'è una diagnosi di omosessualità, asessualità, ecc... chiunque può dire di esserlo, non serve portare prove. Quindi l'allargamento della comunità è indicativa del fatto che lo scopo è quello di aggiungere persone che spalleggiano la causa, e nel momento in cui non ci saranno discriminazioni (in maniera assoluta è impossibile, qualsiasi tratto personale è fonte di discriminazione, ma ci siamo capiti) allora non sarà più utile l'etichetta, e verrà buttata.
    E' cmq una struttura particolare e piena di sfaccettature, perché oltre alla forza che va per la maggiore di ficcarci dentro qualsiasi cosa, cioè pure n'altro po' se preferisco il missionario o il 69, cioè :krigerinne: c'è anche la forza scissionista di diverse frange. Emblematico quando scoprii che esiste una bandiera specifica per le "lipstick lesbian" :etna:
     
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    Ecco allora che un gay represso non fa parte della comunità, ma un etero che si definisce queer sì.

    In realtà se sei gay represso fai comunque parte della comunità. E la Q per qiestioning sta anche ad indicare chi ancora non è dichiarato. Se sei gay, bisex o la tua identità non è etero sei nella comunità che tu voglia a no. Non è un'associazione che chi non si iscrive non ne fa parte :azrael:
    Comunque di intolleranza e odio all'interno della comunità stessa ce n'è tanto. Io ad esempio mi tiro fuori dagli ambienti asessuali perché pieni di gente che pensa di essere gli unici asessuali veri. Stessa cosa con le lesbiche, sanno essere molto chiuse (arcy lesbica è il male)
     
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    Non esistendo un comitato centrale organizzato della comunità LGBT-etc-etc ne consegue che dalla sua natura puramente ideologica e acefala ne derivi una naturale ariosità di definizione. In teoria chiunque si senta, in relazione al genere o all'orientamento sessuale, discriminato, verrebbe automaticamente ricompreso in questa macrocategoria, che trova il suo senso d'essere unicamente nel combattere le sfide che la società cis etero pone nei loro confronti. Mi sorprende non vi facciano parte (o se ne fanno parte non l'ho mai sentito) i pedofili o gli incestuosi. Probabilmente perché le loro pratiche sono considerate aberranti in primis dalla legge nella quasi totalità dei paesi del mondo
     
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    CITAZIONE (Yama e bbasta @ 15/11/2021, 13:36) 
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    Ecco allora che un gay represso non fa parte della comunità, ma un etero che si definisce queer sì.

    Se sei gay, bisex o la tua identità non è etero sei nella comunità che tu voglia a no.

    Cioè se sei nato uomo o donna puoi rifiutare la categoria ed essere agender se non ti senti uomo o donna ma se sei nato gay sei LGBTQ+ a vita, anche se non ne condividi i principi, gli ideali, le battaglie, il funzionamento, la cultura, eccetera :renzi:
    Mi pare un'assurdità totale, nessuno può importi un'etichetta :aho: Se ti dissoci, ti dissoci, "che tu lo voglia o no" mi pare un concetto autoritario :sigsob:
     
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    CITAZIONE (DJ Sofficino @ 15/11/2021, 13:55) 
    Mi sorprende non vi facciano parte (o se ne fanno parte non l'ho mai sentito) i pedofili o gli incestuosi. Probabilmente perché le loro pratiche sono considerate aberranti in primis dalla legge nella quasi totalità dei paesi del mondo

    non dovrebbe sorprenderti. So anni che "qualcuno pensi ai bambini" è il primo nemico del movimento, se includessero i pedofili farebbero prima a chiudere baracca lol e comunque sapevo che c'erano dei tentativi tipo su tumblr di pedo che si appropriavano di modi di dire e fare LGBT ma sono sempre stati tenuti alla larga per ovvie ragioni
     
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49 replies since 13/11/2021, 21:58   472 views
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