come promesso a Yama e bbasta apro topic sul primo drama coreano che ho visto dall'inizio alla fine
hello, me (lo trovate su netflix) è un drama in 16 puntate da 1 ora ciascheduna, esatto dura un sacco, io pensavo che sarebbe durato 10 e invece continuava ad andare avanti, però me lo sono guardato in una settimana e poi ho scoperto che guardare i drami mentre lavi un sacco di piatti ti fa volare il tempo che manco te ne accorgi
La protagonista è Bahn ha-ni, una donna di 37 anni senza dignità a cui capita una sfiga dopo l'altra. che è sfigata e vecchia lo si capisce dal fatto che ha le macchie sulla pelle e non si trucca tutti la chiamano vecchietta pure se sembra giovane e ovviamente tutto il mondo la tratta di merda. tra una peripezia e l'altra Bahn hani incontra questo pennellone buffo che sembra uno sbandato folle e povero in canna, ma ovviamente è il figlio del CEO di una nota azienda di snack solo che essendo uno sbandato il padre gli toglie tutti i soldi per costringerlo a mettere la testa appost
incontrerà anche una star del cinema, uno stronzo con un ego spropositato che si fa chiamare ANTHONY (ansonì) e dice di venire dagli usa ma in realtà si è inventato tutto e si è fatto un sacco di chirurgia plastica
lol mi fa morì che fanno sta cosa del cuoricino con le dita che pare il gesto dei soldi lui è la grande linea comica, infatti ha 1 intolleranza al latte che lo porterà a cagarsi sotto almeno 5 volte in tutta la serie. vbb come da tradizione kdrama tutti i personaggi si sono conosciuti da giovani e sono legati dal filo rosso del destino
In seguito a un incidente la nostra protagonista figuz si risveglia in ospedale accanto alla se stessa diciassettenne e così iniziano le peripezie per cercare di riportarla nel passato
il motivo per cui hani è così miserabile viene svelato quasi subito, accadde qualcosa di molto drammatico quando aveva 17 anni e da allora non è riuscita a perdonarsi e ad andare avanti. La se stessa del passato ne è all'oscuro e non si capacita di essere finita così in basso nella vita Infatti, quando era giovane bahn hani era la ragazza più popolare della scuola, tutti l'amavano, e sembrava avere davanti a sé un futuro luminoso.
tutta la scuola le faceva gli applausi quando arrivava rotfl
Che dire? Le stranezze e le assurdità da drama mi so pesate meno del previsto e soprattutto andando avanti diminuiscono, all'inizio sembra contenere tutti i cliché del genere, eppure puntata dopo puntata sono rimasta agganciata anche grazie alle scelte tutt'altro che banali che vengono fatte nel corso della storia. Davvero sono rimasta colpita da quanto fossero tridimensionali e autentici i personaggi Addirittura Ansony, il bullo della linea comica, ha delle scene introspettive molto belle. Aiuta anche che la serie è confezionata bene e la fotografia mi piace tantissimo (riescono a calibrare i colori e le luci benissimo in ogni inquadratura ci so colori pastellosi armonicamente selezionati )
è una bella storia simbolica di formazione, dove la protagonista deve imparare a volersi bene accettando il proprio passato e i propri errori, perdonando e ritrovando l'autostima attraverso quella versione di sé che aveva ripudiato ha toccato le mie cordicelle dell'anima... anche perché in certi punti mi ha ricordato 30 anni in un secondo, mio film del cuore
L'attrice che fa la sedicenne è bravissima bellissima e trasmette il carisma del suo personaggio riuscendo quasi subito a starmi simpatica, nonostante sarebbe stato facile risultare irritante :ammirevole: penso che mi andrò a vedere altri film che ha fatto... anche il pennellone fa le facce sceme senza sembrare troppo scemo e alla fine rimane bene anche se è il personaggio principale più bidimensionale
menzione d'onore per l'indovino high tech che legge il futuro col tablet e si fa chiamare jobs
e il mio personaggio prefe: il papà CEO
è una serie che fa piangere ma ti fa sentire un po' migliore dopo averla guardata