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.è da qualche tempo che mi capita di domandarmi: se smettessi di suonare la chitarra, non sarebbe meglio? chiaro che mi piaccia farlo, ma smettere non mi renderebbe la vita più semplice? più tempo, più soldi, meno impegno, meno stress
quest'ultimo pensiero mi ha stupito mentre lo formulavo
meno stress? perché dovrei pensare una cosa simile, non suono proprio per divertirmi e svagarmi? dunque ho scavato un po' a fondo e la cosa nasce ai tempi del liceo, quando guardavo i gruppi rock e metal e sognavo di fare la mia musica alternativa come loro, avere un gruppo anche di nicchia, ma conosciuto. era chiaro che avrei dovuto impegnarmi per realizzare questo sogno, tuttavia non ho mai avuto voglia di farlo, non mi sono mai dedicato con passione alla cosa e mi sono sempre aspettato di ottenere risultati superiori al tempo speso. dopo più di 10 anni di progressi insignificanti improvvisamente mi sono reso conto che sono scarso e che il materiale che ho scritto è mediocre. allora ho iniziato a prendere lezioni, sto iniziando ad ottenere i primi risultati, ma più vado avanti e più mi convinco di non avere l'entusiasmo e la dedizione di chi si applica con passione. se avessi davvero voluto diventare un buon musicista ci avrei messo più impegno, mi sarei iscritto al conservatorio quando il primo maestro di chitarra mi invitava a farlo e avrei mosso il culo a 16 o 20 anni, non a 30. mi rendo conto quindi che anche l'ambizione di avere un gruppo noto non è più quella di quando ero un ragazzino alla ricerca di fama e accettazione e che le lezioni sono un "ultimatum" prima di metterci una pietra sopra.
mi sto forse portando dietro i rimasugli di un sogno adolescenziale? dovrei smetterla e accettare il fatto che la chitarra per me non sarà mai nulla di più che un modo per passare il tempo. basta lezioni, basta gruppi, mi tengo soltanto classica da strimpellare quando ho mezz'ora da perdere.
insomma questo è un pensiero che si è fatto ricorrente da quando ho iniziato a prendere lezioni, non so se si tratti di una forma di risposta allo stress ma mi capita anche quando sono tranquillo e mi dà una sensazione immediata di serenità.
in mancanza di altri termini ho chiamato questo concetto "ridimensionamento", cioè fare un passo indietro su hobby, passioni o sogni quando ci si rende conto oggettivamente che non sono realizzabili con le risorse materiali (tempo, denaro) e immateriali (tenacia) a disposizione.
vi capita di avere questi pensieri?
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sì beh a na certa convìene essere pìù pragmatìcì :360:
cìoè fìnchè haì le dìsponìbìlìtà per avere certì hobby e passìonì è un conto, se ìnvece poì tì vanno a pesare ìn un certo senso, magarì è ìl caso dì metterlì da parte (tanto son sempre recuperabìlì)
a meno che non ho ben capìto, ora come ora sognì una carrìera nella musìca?
ìn quel caso tì dìreì dì dartì na sveglìata
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.sì beh a na certa convìene essere pìù pragmatìcì :360:
cìoè fìnchè haì le dìsponìbìlìtà per avere certì hobby e passìonì è un conto, se ìnvece poì tì vanno a pesare ìn un certo senso, magarì è ìl caso dì metterlì da parte (tanto son sempre recuperabìlì)
la mia domanda è più esistenziale, cioè è mai stata una passione? sono stato convinto per anni che lo fosse? doveva estinguersi finito il liceo? solo io posso risponderloa meno che non ho ben capìto, ora come ora sognì una carrìera nella musìca? ìn quel caso tì dìreì dì dartì na sveglìata
se per carriera parliamo di fonte di reddito stabile, neanche i musicisti professionisti possono sognarsela
nel senso di realizzazione personale era la mia aspirazione da ragazzino, mi sto domandando se lo sia ancora oggi oppure stia faticando a rinunciare a un sogno adolescenziale. -
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staì ponendo due domande dìverse cmq
cìoè quella sul "è maì stata una passìone" non la capìsco molto, cìoè non capìsco perchè tì sarestì autoconvìnto dì questa cosa, quale sarebbe stato ìl senso dìetro tutta questa cosa nella tua vìta non ne avevì una, e te ne seì ìnventata una a caso? cìoè capìsco ìl dubbìo sul fatto che magarì non tì cì seì maì ìmpegnato veramente, ma va bè magarì ha semplìcemente vìnto la pìgrìzìa
l'altra ìnvece, sul non voler "rìnuncìare a un sogno adolescenzìale" è quasì contraddìttorìa alla prìma ed è pìù normale come sentìmento secondo me
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Non si smette mai di essere un po' adolescenti. E non si deve smettere mai di inseguire i propri sogni 
:faviobolo:
blashyrk_ aveva un sogno, e quel sogno era far emozionare la gente con la propria musica, o in qualche modo lasciare il segno
, mentre b0lso si sta chiedendo se sia meglio uccidere blashyrk_ e smetterla di essere un ragazzetto, oppure se continuare impegnandosi con le lezioni a fare musica e migliorare.
Secondo me non è necessario essere un fenomeno per far emozionare la gente (quella che conta, non le perzone falze) con la propria musica , ma io sono ignorante. Io feci una lezione di chitarra e già mi ero rotto le palle con i primi accordi basic. Perciò alle medie scelsi di suonare il flauto e oggi suono ancora con orgoglio la marcia di topolino (DODODODODODODODOREDOSILASOLDODODODODODOMIDORESIDO! DODO LAAA FAFAFAAAAAA LALASOL MI MI MIIIII SOL LALALALALALA SI DO REEEEEE) e il titanic
. E non faccio nemmeno pagare il biglietto ai miei ascoltatori.
Io consiglio di non smettere perchè sarebbe un peccato, chissà quante cose si possono imparare con le lezioni! (sempre se hai tempo e denaro a disposizione), poi anche se non diventi famoso, cosa molto probabile è la crescita personale che importa. Obiettivi piccoli e raggiungibili a breve termine ti danno più garra per andare avanti :dietologo:, invece di dire "Suono per diventare il nuovo Aimone Romizi con meno capelli"
Questo sarebbe un ridimensionamento? No questo è essere umani :titto: , e il "fallire" è la cosa più umana che esista!
Anche io probabilmente non farò mai un Ironman, non aiuterò a costruire impianti di potabilizzazione in Africa, non imparerò tutte le lingue che vorrei, però continuo a fare sport, e a studiare quello che mi piace studiare
A meno che non hai un altro hobby da trentenne che non riesci a coltivare perchè la musica ti toglie tempo, allora lì bisogna fare delle scelte
Poi 30 anni, mica 60
Più leggo quello che ho scritto e più sembra un messaggio sconclusionato rivolto a me stesso
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mi rendo conto che il discorso sia incoerente sconclusionato perché sono pensieri che non ho ancora elaborato del tutto, è per questo che li sto appuntando qui, con il vostro aiuto 
rispondo grosso modo ai vostri messaggi che devo andare al lavoro 
ho cercato di rispondere alla domanda "perché pensare di smettere di suonare mi dà serenità?" c'è una risposta basata sulle circostanze presenti e una atavica
1. fare lezioni mi stressa. perché? non sono pesanti, ottengo risultati e nessuno mi giudica
2. mi sto forzando a seguire un obiettivo posto da adolescente che con il tempo diventa sempre meno importante, oppure non lo è mai stato. forse sono solo molto pigro (anzi senza forse), ma se non mi ci sono dedicato allora che ero più motivato, perché farlo adesso? il mio cervello scoreggia proprio perché sto dubitando della natura stessa della mia passione, alimentato dall'insicurezza che non stia vedendo la cosa oggettivamente. ho la sensazione che sia questione di tempo prima che mi renda conto della realtà dei fatti, cioè che semplicemente non è mai una cosa importante per me. come darsi una svegliata e capire che fino ad allora si è stati convinti di una cosa che non è così
e questa insicurezza aumenta col tempo, coinvolge sempre più interessi. che ne so sarò alienato, mettici la vita adulta, il covid, tutti i cazzi. -
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Secondo me avendo una mente molto problem-solving tendi a essere proiettato nel futuro e ti fai prendere dalle paure (essendo il futuro ignoto e incerto) perdendoti un po' il presente. Tipo me che sono proiettata nel passato e non riesco a godermi come vorrei le cose mentre succedono 
SPOILER (clicca per visualizzare)invece cleopatra è una donna del passato proiettata nel futuro
la gente che raggiunge certi obiettivi lo fa un pezzetto alla volta, perché va avanti per segmenti fini a se stessi
(la vera destinazione è il viaggio etc
) e non ci pensa troppo etc quelli che ci pensano e poi raggiungono l'obiettivo ci rimangono sempre delusi e dopo 10 min dicono "mh...e ora?" e si drogano etc perché quando ci arrivi sei uguale a come eri prima di raggiungerli. Non sei cresciuto, non ti sei goduto il presente mentre ci arrivavi, che è l'unica cosa che esiste e che conta davvero 
Lo vedo con amici che hanno avuto un successo convenzionale (vanno in tv fanno i ted talk vengono memati etc), passata l'euforia del momento non è che si sentano meglio, non sono più felici di prima, anzi hanno cose sempre nuove di cui lamentarsi.
Una volta provavo un dolorino dentro quando vedevo qualcuno avere successo facendo fumettini simili a quelli che facevo io e pensavo "io avrei fatto di meglio", che i disegni non fossero granché etc. Era il mio critico interiore che si proiettava fuori. pensavo che fosse colpa sua se non avevo realizzato il mio sogno adolescenziale di fare i fumetti etc
Ma quando venivo sullo sgarzullino e pubblicavo i miei disegni e le mie canzoncine, o anche quando mi impegnavo a scrivere un topic fotografico avventuroso, lo sentivo il flusso
ero completamente dentro, e non mi importava se ad apprezzare fosse un pubblico di un milione di persone o solo gli amici del forum, per me era equipollente 
davvero a pensarci l'importante era essere capita. Quando sei ispirato e senti che stai facendo qualcosa di bello e riesci a comunicarlo agli altri, lì ti senti realizzato. non era neanche importante che quello che facevo fosse di qualità oggettiva forse proprio perché qui non avevo la pressione di dover fare cose perfette. Infa quando ho aperto instagram etc è venuta a mancare la motivazione di fare cose, creatività zero. Ho cominciato a vedere il disegnare come un mezzo per raggiungere un obiettivo, per quello la motivazione è scomparsa.
Però quando aprivo topic inutili e fini a se stessi che gioia provavo, proprio perché erano fini a se stessi. ....
ecco scusa ho invaso il topic col mio ego spropositato
è che mi sembrano due casi simili, anche se siamo diversi. E nel tuo caso la tecnica è importante etc. ma penso che cmq anche per arrivare a un buon livello tecnico ci sia bisogno della stessa alchimia misteriosa... avere desiderio di imparare fine a se stesso, solo per far meglio le cose e fartele piacere d più. anche il tizio di whiplash quando sudava e sanguinava col matto che gli urlava contro con le vene del collo grosse come tronchi, anche lui era nel flusso... 
E poi sicuramente la situa covid non aiuta, e secondo me se avessi avuto occasione di suonare regolarmente e spesso con la band saresti più tranquillo e avresti meno penzieri. Ma sta cosa che ogni volta davano buca e poi il lockdown e la gente che si trasferisce etc ti hanno fatto sentire precario e demotivato, è normalissimo.
Hai avuto troppo tempo per pensare e poco per fare, uno bisognerebbe fare e basta e pensare quasi nienteCITAZIONEe oggi suono ancora con orgoglio la marcia di topolino (DODODODODODODODOREDOSILASOLDODODODODODOMIDORESIDO! DODO LAAA FAFAFAAAAAA LALASOL MI MI MIIIII SOL LALALALALALA SI DO REEEEEE) e il titanic
MADONNASANTAAA
ma andavamo in classe insieme o cosa 
il titanic, l'inno alla gioia, la schifosissima marcia di topolino cantata con le note al posto delle parole... noi però usavamo la diamonica, strumento luciferino
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Sono breve che mi passa la voglia solo a leggervi tutti sgus
Potresti correre il rischio, almeno per ora, di starti inventato un bivio che non esiste. Perché metterla come "prendere o non prendere la strada dei sogni di tempo fa"?
Finché razionalizzerai una spinta come una passione questa non si farà mai risolvere. Quello che ci appassiona lo fa a prescindere di quello che ne pensiamo, ed è ragionare contro di questo ad essere irragionevole.
Due cose da chiedersi rimangono (e una te la sei già chiesta): è questa passione davvero un desidero sensato?/È realizzabile quanto conquistare il mondo o toccare il sole, oppure posso farlo dovessi metterci una vita? E poi, è davvero una mia passione?/Mi sono solo convinto lo sia? Mi renderebbe migliore realizzarla?
Risolte queste domande lo scontro con quello che ti appassiona e quello che sarebbe meglio non esiste, perché tu sei già quello che ti appassiona. Il dubbio non esiste, decidere il contrario è illusione.
Whack. -
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chiaro che quando sono nel flusso sono preso bene, tipo in sala prove o anche da solo, non ho obiettivi e penso solo a creare e divertirmi è quando sono più lucido che vedo il futuro incerto e mi viene voglia di "ridimensionare" per evitare ulteriori dispiaceri
stavo considerando che già una volta ci sono andato vicino, avevo messo su un annuncio per vendere la strumentazione, ma dopo poco ho ripreso a suonare con un gruppo e l'ho cancellato. quindi è molto importante la questione del gruppo per me, senza mi sento meno motivato a creare e suono proprio molto meno.
inoltre mi sembra che dopo aver comprato la chitarra nuova l'anno scorso abbia iniziato a sentire di essere scarso
è uno strumento da professionisti e io, non essendolo, mi vergogno a suonarla davanti qualcuno e mostrare di non esserne all'altezza. per utilizzare il gergo mi sento un poser, questa cosa mi condiziona molto e penso che mi sentirei più tranquillo con una strumentazione più adatta al mio livello
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Non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni. Hai SOLO 30 anni. Non abbandonare mai una cosa che ti piace a meno che non ti procuri problemi veri cioè tipo fisici che stai mai male, perché poi ti penti di averlo fatto : (( di aver sprecato tempo sia prima (quello dedicato allo studio) sia dopo (quello in cui non lo hai fatto) . -
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riflettendoci mi ha proprio messo tanta ansia presentarmi a lezione con quella chitarra per timore di fare la figura di quello che si sente un esperto e ci butta i soldoni ma in realtà è una pippa. figura che ho inevitabilmente fatto, anche se non gliene frega niente e vuole solo i soldi a fine mese
possibile che sia una delle cause di tutto sto pippone che ho tirato su, che mi vergogno e vorrei disfarmi di tutto e nascondermi sotto a un sasso fino a quando non mi torna voglia di strimpellare nel mio piccolo.
le altre sono l'incertezza per il futuro del gruppo che si sta sfaldando e lo stato d'animo negativo derivante dalla situazione covidDue cose da chiedersi rimangono (e una te la sei già chiesta): è questa passione davvero un desidero sensato?/È realizzabile quanto conquistare il mondo o toccare il sole, oppure posso farlo dovessi metterci una vita? E poi, è davvero una mia passione?/Mi sono solo convinto lo sia? Mi renderebbe migliore realizzarla?
avere un gruppetto e pubblicare un minimo di materiale non mi sembra un desiderio irraggiungibile non ho mai puntato in alto, però non ci ho manco mai dedicato l'impegno che ritengo minimo. per cui effettivamente è davvero una mia passione? non saprei come scoprirlo
che mi migliori non me ne frega niente
neanche se realizzi che non avrai mai la voglia di farlo?. -
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ti ho riletto e in effetti la pensi praticamente come l'ho messa io.
Però invece non capisco perché il tempo perso lo percepisci così come un problema, soprattutto così pesante da influire, adesso, su ogni risultato ogni giorno. Se ti sei preso 10 anni per seguire un certo ritmo puoi prenderti più di un giorno per una decisione drastica.
Ma poi, dovessi mettercene altri 50 di anni, che importanza ha? che non porterà a nulla nella pratica? Non porterà frutti o guadagni? Sono proprio gli "investimenti" che fruttano 0,1 alla volta a far diventare chi li fà padrone di un continente.Due cose da chiedersi rimangono (e una te la sei già chiesta): è questa passione davvero un desidero sensato?/È realizzabile quanto conquistare il mondo o toccare il sole, oppure posso farlo dovessi metterci una vita? E poi, è davvero una mia passione?/Mi sono solo convinto lo sia? Mi renderebbe migliore realizzarla?
avere un gruppetto e pubblicare un minimo di materiale non mi sembra un desiderio irraggiungibile non ho mai puntato in alto, però non ci ho manco mai dedicato l'impegno che ritengo minimo. per cui effettivamente è davvero una mia passione? non saprei come scoprirlo
che mi migliori non me ne frega niente
E questo a costo di sembrarti stronzo spetta solo a te deciderlo. Eppure, che sono anni che lo fai, non dovrebbe essere da poco.. -
.CITAZIONEneanche se realizzi che non avrai mai la voglia di farlo?
Se non hai voglia è un'altra storia, ma comunque una passione resta tale indipendentemente da quanto impegno e tempo ci dedichi. Tipo a mia madre piace cantare e ha avuto modo di cominciare a prendere lezioni quasi a 50 anni ed è riuscita anche a mettere su un gruppo con degli amici e si esibivano ogni tanto nel fine settimana. Quindi a 30 anni se hai un sogno o una passione hai ancora tutto il tempo di una vita da dedicarci. Non ci sono tempi entro il quale è più giusto raggiungere i tuoi obiettivi. Finché è una cosa che ti piace e ti fa stare bene falla. Se ti fa stare male no
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un po' come sentirsi vecchi e scarsi allo skatepark
e in realtà non frega a nessuno. Boh cmq tocca sdoganare l'errore e il cadere dopo l'adolescenza. come diceva derma sbagliare è importantissimo nonché inevitabile, anzi è lo strumento base dell'apprendimento, e quando uno inizia ad aver paura di sbag perché è una "brutta figura" smette di imparare e diventa noioso, ed è per questo che i vecchi sono una palla totale, tranne quelli matti che iniziano a fare skate a 70 anni che non esistono perché morirebbero cm mosche lol
sarà che a me è sempre piaciuto cadere e ora mi manca un po', avevo sempre le ginocchia ruvide strane, mi lanciavo coi pattini sulle ginocchiere, mi lanciavo a pallavolo sulle ginocchiere, strumento meraviglioso le ginocchiere forse per quello che ho ginocchia di merda mo... ecco se sapessi che è ok cadere allo sketpark sarei più tranquilla. ora c ho una voglia di andarmi a spappolare giusto per sdoganare sta cosa... sdoganarla per me dato che quelli che lo frequentano cadono di continuo provando trics folli. vabbè, niente, piove
a proposito, yamo ho visto la pic si unstagram che vai in centro con lo sket mi sento molto proud
cmq già ci so abbastanza rotture di cazzo a questo mondo, pare quasi che uno debba chiedere scusa perché ha un tipo di chitarra e non un'altra. non per sminuire ma è un pezzo di legno con le corde attaccate. O perché non sa far saltare una tavola coi piedi, e chissenefrega cit metallica. Che voglia di tornare a vivere nella giungla, batti due bastoni e fai la musica, si danza intorno al fuoco, si magnano le antilopi etc 0 pare. A volte guardo le cose da fuori e mi sembrano stupidissime così lel lo so che semplifico, ma neanche guardarle da troppo vicino è salubre
sembrano cosone invece sono cosette
lo sai che mi dispiace un sacco che ti fai i complessi, soprattutto perché sei una persona così pacifica e umile e solo tu penzi quelle cose su di te. Ma questo è valido per tutti tranne il mitico jinko.
A me sembra che stai forzando le cose ad andare "come dovrebbero andare" perché "si fa così" e basta. Cioè prendi lezioni perché non ha senso avere questo hobbi se non ti ci dedichi, anche se magari in questo periodo storico non ti va. Sai che senza il gruppo non sei motivato e non ti diverti a suonare eppure ora che non puoi suonare con loro ti forzi a farlo cmq. Non è un corso naturale e per questo ti crea conflitti secondo me
pensa se vendi tutto e poi un giorno ti propongono d suonare o ti viene voglia, che merda sarebbe?
per questo io mi tengo strette le mie tavolazze grafiche, voi fate come vi pare, io so che un giorno mi serviranno a creare qualcosa di grande ma nonancora
madonna se sono prolissa og del tipo la prossima volta telefono. -
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sì probabilmente iniziare le lezioni adesso è stato un errore, avrei dovuto attendere tempi più sereni
volendo posso mettere in pausa per alcuni mesi, non so ci penso.
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Sgarzullino [Cazzeggio, Pippe astrali, Cinema Trash, Musica, Arte, T R A U M I] 
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