Domande + risposte Storia della Corea

Docente Bruno A. L. (e Fiori A.)

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    Ghəi Chinəsi

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    Orietta Berti Fanz
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    1. SUNSHINE POLICY (QUALI CARATTERISTICHE AVEVA LA POLICY COME ROTTURA RISPETTO ALLE STRATEGIE PRECEDENTI).
    Le idee di Kim Dae Jung sulle relazioni inter-coreane erano molto diverse rispetto a quelle dei suoi predecessori. Per Kim Dae Jung era importante raggiungere dei risultati attraverso la comprensione della volontà della Corea del Nord. Aiutando i nordcoreani a raggiungere i loro obiettivi, i due Paesi sarebbero riusciti in questo modo ad entrare in contatto. La sua strategia totalmente diversa da quelle passate, che volevano semplicemente uno "scambio" di favori (io faccio questo per te e tu fai quest'altro per me), fu definita Sunshine Policy, ispirata ad una fiaba d'Esopo.
    La Sunshine Policy si basava su tre principi fondamentali che seppur non totalmente innovativi riportano dei cambiamenti:
    - indipendenza, ad indicare che le decisione venivano prese solo ed esclusivamente dai coreani (sud e nord insieme), senza influenze esterne;
    - pace, indispensabile per arrivare alla riunificazione;
    - democrazia, cioè la volontà di lasciar esprimere tutti i cittadini coreani (nord e sudcoreani) insieme nel momento in cui la riunificazione sarà vicina (non si intende l'intenzione di cambiare la natura del regione nordcoreano).
    E i passi da compiere erano tre: creare una Confederazione che si sarebbe poi sviluppata in Federazione e che, in fine, avrebbe portato alla riunificazione in uno Stato Unitario.

    2. DICHIARAZIONE DEL 1972.
    Il punto di svolta delle relazioni inter-coreane, dalla fine della Guerra di Corea, si ha nel 1972, quando con il presidente Park Chung Hee viene pubblicata la Dichiarazione Congiunta.
    Questa dichiarazione era composta da sette punti. Il più importante era il primo, dove venivano elencati i principi guida:
    - l'indipendenza (da interferenze esterne);
    - la pace tra i due Paesi;
    - l'unità nazionale (aldilà di ideologie, ideali e sistemi).
    Gli altri punti si componevano, semplicemente, di una serie di comportamenti da seguire per raggiungere la fiducia reciproca.
    Questa dichiarazione fu il primo tentativo legato a necessità umanitarie, atto a facilitare la cooperazione, e soprattutto per la prima volta la Croce Rossa sudcoreana compariva come “terzo” fra i due governi.
    3. LE CARATTERISTICHE DELLA NORDPOLITIK.
    La Nordpolitik (ispirata alla Ostpolitik) era la politica internazionale strutturata da Roh Tae Woo durante la sua presidenza.
    L'idea di base era quella di perseguire buone relazioni con gli Stati vicini (Russia e Cina) e soprattutto prevedeva un riavvicinamento con la Corea del Nord.
    Si componeva di sei principi, il cui scopo era intensificare gli scambi commerciali e umanitari, e a migliorare i rapporti diplomatici.

    4. CHE COSA ERA LA VISION 3000.
    "Vision 3000: denuclearizzazione e apertura": era un'operazione di collegamento tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, facente parte del progetto lanciato dal governo di Lee Myung Bak.
    La politica inter-coreana di Lee Myung Bak si fondava su tre punti cardine:
    - il primo (obbiettivo prioritario), la denuclearizzazione della Corea del Nord, smantellando il programma nucleare di Pyongyang;
    - il secondo, si basava sull'imposizione di un cambiamento del regime, democratizzando la Corea del Nord;
    - il terzo, riguardava un percorso che andasse verso un'economia di mercato.
    Attraverso l'avviamento di queste misure si sarebbe giunti al fulcro della Vision 3000, ovvero il raggiungimento dei 3 mila dollari di reddito pro-capite da parte dei cittadini della Corea del Nord, entro i dieci anni dal raggiungimento di questi traguardi.
    La denuclearizzazione, come già detto, era totalmente alla base della politica di Lee Myung Bak e perciò, senza prima raggiungere e superare questo punto, sarebbe stato (e fu impossibile) attuare alcuna politica estera. Il Presidente allora non prevedeva nessun altra "soluzione", ed inoltre raggiungere i 3 mila dollari di reddito pro-capite, per la Corea del Nord, sarebbe comunque stato impossibile.

    5. GUERRA DI COREA: QUALI ERANO GLI OBIETTIVI DEL SUD E DEL NORD ALLO SCOPPIO DELLA GUERRA DI COREA.
    A seguito della decisione presa il 10 Agosto 1948, durante una riunione dello SWINK, la Corea si ritrovò divisa in due zone lungo il 38° parallelo:
    - a nord si formò un governo comunista filosovietico, la Repubblica Democratica Popolare della Corea del Nord (proclamata il 9 settembre), dove Kim Il Sung ne era Primo Ministro.
    - a sud invece si formò un governo nazionalista filoamericano, il cui Presidente divenne Syngman Rhee il 15 agosto.
    Sia lo scopo della Corea del Nord, che quello della Corea del Sud, era di unificare il Paese, ognuno però seguendo le proprie ideologie, differenti da quelle dell'altro. Gli Stati Uniti d'America a sud e l'Unione Sovietica a nord avevano chiaramente dato vita a due regimi ostili, determinati a screditarsi l'un l'altro.

    6. LE CARATTERISTICHE DELLA TRANSIZIONE DA KIM IL SUNG A KIM JONG IL A KIM JONG UN.
    Le transizioni affrontate dal regime nordcoreano sono due, ben distinte tra loro.
    La prima, la quale riguarda il passaggio di potere da Kim Il Son a Kim Jong Il. In questo caso, la transizione, avviene in modo molto fluido, seguendo un percorso naturale seppur l'allora leader non si fidasse del figlio, tanto da volersi farsi succedere dal fratello di Kim Jong Il. Nonostante questo Kim Jong Il fu presente sulla scena politica durante gli anni '70, divenendo ad esempio vicepresidente della Commissione Nazionale di Difesa. Per questo nel momento il cui Kim Jong Il fu costretta a succedere il padre, era già totalmente competente in materia politica.
    La seconda transizione invece riguarda il passaggio di potere da Kim Jong Il all'attuale presidente, Kim Jong Un. In questo caso venne a mancare la fluidità della prima transizione, rendendo il passaggio simile ad una rottura. Kim Jong Il fu colto alla sprovvista dalla sua malattia che lo costrinse a prendere in considerazione il suo terzo figlio come successore. A quei tempi di questo suo figlio non si sapeva nulla e solamente verso il 2010 si cominciò ad aver chiaro che aspetto precisamente avesse il futuro leader. Kim Jong Un all'epoca era privo di esperienza politica così come la transizione era priva di una struttura. Fu seguito da fiduciari del regime, che lo istruirono alla gestione del Paese; aveva studiato all'estero e le sue idee erano diverse da quelle dei suoi predecessori; venne iscritto all'Università Kim Il Song di Pyongyang, ad un corso di artiglieria, imparando ad essere un soldato. Fu chiara fin da subito la rottura che stava avvenendo nel modo di gestire il regime.
     
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