Materiale studio EPG psicobiologia 2 università gabriele d'annunzio

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    Ho riassunto i 2 articoli e sono passata sapendo queste cose
    Con 4 ore di studio si passa l'EPG rispondendo tutto giusto!


    Articolo scientifico
    • Cosa è un articolo scientifico (paper)
    • Come è strutturato un articolo scientifico
    • Articolo scientifico vs. Review
    • Dove possiamo trovare un articolo scientifico?

    Cosa è un articolo scientifico
    • Gli articoli scientifici sono finalizzati alla condivisione di ricerche originali con gli altri scienziati nel mondo
    • Sono fondamentali per l’evoluzione della scienza moderna, all’interno della quale, il lavoro di uno scienziato si fonda sul lavoro degli altri scienziati.
    • Per essere tali, gli articoli scientifici devono informare, non impressionare.
    • Devono essere facilmente leggibili, comprensibili, quindi chiari, accurati e concisi.
    • Gli articoli scientifici sono rivolti a 2 tipi di audiences:
    1. I referees (arbitri), esperti del campo che aiutano i journals (riviste) a decidere se l’articolo ha le caratteristiche idonee per essere pubblicato
    2. I readers (lettori) delle riviste che possono essere a conoscenza o no dei topics affrontati dalla ricerca descritta nell’articolo
    • Per essere accettato dei referees e citato (riportato) dai readers, gli articoli devono convincere l’audience che la ricerca presentato è importante, valido e rilevante per gli altri studiosi dello stesso campo.

    Struttura di un articolo scientifico
    • Title
    • Abstract
    • Key words

    • Body:
    • Introduction
    • Materials and Methods
    • Results and Discussion

    • Conclusion
    • Acknowledgements
    • References
    • Supplementary Data

    Struttura di un articolo scientifico
    Abstract: riassunto di motivazione, dichiarazione del problema, metodo, risultati e conclusioni.

    Body:
    • Introduction Cosa è stato fatto in precedenza? Perché è stato condotto lo studio? Espone la motivazione del lavoro presentato e guida il lettore al topic e su come è stato condotto lo studio
    • Materials and Methods Come è stato condotto lo studio? Riporta tutti i dettagli metodologici affinché qualsiasi lettore/scienziato sia in grado di riprodurre gli esperimenti presentati nell’articolo.
    • Results and Discussion Cosa è stato scoperto? Cosa significa? Queste sezioni presentano e discutono i risultati della ricerca.

    Materials and Methods
    • Campione Sperimentale
    • Umani o Animali (ratti, scimmie)
    • Soggetti sani o pazienti (cerebrolesi, psichiatrici)
    • Giovani o anziani/bambini?
    • Procedure
    • A cosa è stato sottoposto il campione? (es. learning)
    • Quale tecnica di neuroimaging? (es. fMRI)
    • Analisi dei dati
    • Come sono stati analizzati i dati raccolti?
    • Quali software usati?
    • Che statistiche sono state applicate?

    Key words
    • Functional Magnetic Resonance Imaging (fMRI)

    • Resting State Functional Connectivity

    • Visual Perceptual Learning

    Functional Magnetic Resonance Imaging (fMRI)
    • fMRI è tecnica non invasiva di neuroimaging che individua i cambiamenti dell’attività neuronale in maniera indiretta attraverso i cambiamenti emodinamici.
    • Blood oxygenation level dependent (BOLD) signal. Sensibile ai cambiamenti: del flusso sanguigno, volume del sangue nel cervello, rate metabolico cerebrale
    • Flusso del sangue nel cervello e l’attivazione neuronale sono fortemente associati
    • Quando un’area del cervello sta lavorando (è attiva), il flusso sanguigno di tale regione aumenta

    • La risonanza magnetica funzionale (functional magnetic resonance, fMRI) è tecnica non invasiva di neuroimaging che permette di individuare i cambiamenti dell’attività neuronale in maniera indiretta attraverso i cambiamenti emodinamici.
    • La fMRI visualizza quindi le aree del cervello che sono attive durante l’esecuzione di compiti cognitivi.
    • Con il termine Connettivita’ Funzionale a riposo (resting state Functional Connectivity, FC) si indica qualsiasi studio volto ad indagare le correlazioni inter-regionali della variabilità dell’attività neurale a riposo del cervello.
    • Molti studi in letteratura indicano che la FC a riposo, misurata con la risonanza magnetica funzionale, non è casuale (random) ma coerente all’interno di networks neuro-anatomici funzionali.
    • Molti studi in letteratura indicano che la FC a riposo, sia in grado di predire differenze inter-individuali in domini cognitivi come memoria, attenzione, intelligenza.

    Resting State Functional Connectivity
    Indica qualsiasi studio volto ad indagare le correlazioni inter-regionali della variabilita’ dell’attivita’ neurale a riposo

    Le analisi delle FC permettono la caratterizzazione e definizione delle interazioni tra le varie regioni neurali durante specifiche tasks motorie o cognitive, o semplicemente dell'attività encefalica spontanea durante il riposo.

    Il cervello è organizzato in network di resting state pattern
    • Visual Network Elaborazione di stimoli visivi e delle sue caratteristiche es. posizione, forma, color etc.
    • Dorsal Attention Network Attivato durante il controllo dell’attenzione visuo-spaziale volontaria.
    • Default Mode Network De-attivato durante l’esecuzione di compiti externally-orientend (es. attenzione visuo-spaziale), attivato durante compiti internally-orientend (es. memoria autobiografica). Anti-correlato col Dorsal Attention Network.

    Visual Perceptual Learning
    • L’Apprendimento Percettivo Visivo (Visual Perceptual Learning, VPL) può essere definito come il miglioramento, indotto dalla pratica, nell’abilita’ ad eseguire compiti percettivi visivi.
    • Il VPL ‘lavora’ nel sistema visivo, nonche’ nel dorsal attention network e default mode network.
    • Il VPL e’ in grado di modificare la FC a riposo tra la corteccia visiva allenata e il dorsal attention network.
    • Il VPL e’ in grado di modificare la FC a riposo tra la corteccia visiva non-allenata e il default mode network.
    • RAZIONALE DELLO STUDIO: La FC a riposo della corteccia visiva e’ in grado di predire la performance futura in un compito percettivo visivo nuovo?

    • Rappresenta un esempio di plasticità del cervello adulto
    • Permette di rispondere in maniera più efficiente agli stimoli visivi ambientali

    Dove lavora il VPL nel cervello?
    Visual Network > attivazione estesa
    Dorsal Attention Network > attivazione moderata +
    Default Mode Network > attivazione moderata

    Struttura di un articolo scientifico
    • Introduction Cosa è stato fatto in precedenza? Perché è stato condotto lo studio?

    • Results + Materials and Methods Cosa è stato scoperto? Come è stato condotto lo studio?

    • Discussion Cosa significa?

    Introduction
    • Cosa è stato fatto in precedenza? Breve overview della letteratura sul topic affrontato
    • Cosa non è chiaro? Introduce il problema
    • Scopo della ricerca. Espone la motivazione del lavoro presentato
    • Come è stato condotto lo studio? Breve overview del Metodo
    • Predizioni. Cosa ci aspetta di trovare

    • Varibilita’ interindiviudale nei compiti percettivi Visivi
    • Varibilita’ interindiviudale nell’Apprendimento Percettivo Visivo
    • Migliore e’ la performance iniziale, piu’ veloce e’ l’Appredimento
    • Non e’ chiaro se lo stato del cervello prima del training sia in grado di influenzare la perfromance
    • Scopo: Le misure fisiologiche del cervello, misurate prima del training, predicono un compito visivo?

    • Cervello e’ organizzato in Resting State Networks
    • La Resting State FunctionalConnectivity (FC) predice diverse variabili cognitive (working memory, attenzione, intelligenza)
    • Non e’ chiaro se la FC, misurata prima del training, tra aree visive che sono successivamente attivate, sia predittiva della performance futura

    Soggetti con maggiore FC tra il Cingolo Posteriore e la Corteccia Frontale Ventro-Mediale mostrano una miglior Working Memory WM e viceversa

    Il training ti apprendimento percettivo visivo modifica la FC

    1.Corteccia Visiva Allenata e Dorsal Attention Network diventano più Anti-Correlati!
    2.Corteccia Visiva Non-Allenata e Default Network diventano meno Anti-Correlati

    Methods
    Orientation Discrimination task
    • 14 soggetti sani
    • Stimoli: 12 T con diverso orientamento!
    • Durata stimolo: 150 msec
    • Target: T rovesciata solo nel quadrante inferiore sx
    • 80% casi presente; 20% assente
    • Distrattori: T diverso orientamento
    • Compito: mantenere la fissazione e prestare attenzione quadrante inferiore sx per identificare la forma target
    • Risposta: presente/assente
    • Registrazione dell’accuratezza e dei tempi di reazione (RTs)
    • Learning threshold (soglia di apprendimento): 10 blocchi consecutivi con 80% accuratezza
    • Risposte “pesate” per i falsi positivi
    • Task Fitness: misura della bonta’ dell’Apprendimento. Indica la performance iniziale, il numero di blocchi (pratica) per raggiungere la soglia d’apprendimento e la slope (pendenza) della curva d’apprendimento.!
    • Soggetti con alta Task Fitness hanno una buona performance iniziale e raggiungono soglia d’apprendimento con un piccolo numero di blocchi e viceversa.

    METODO: Prima del Training, Stimolazione dei 4 quadranti visivi con gli stimoli del Training Percettivo
    • Prima dell’inizio del Training
    • Stimoli: 3 T con stesso orientamento (canonica, rovesciata, sinistra, destra)
    • Presentati a blocchi separatamente per ogni quadrante
    • Durata stimolo: Blocchi di ~13 sec
    • Blocchi di stimolazione intervallati da blocchi di non-stimolazione
    • Compito Passivo: mantenere la fissazione e non muovere gli occhi

    ROI = region of interest

    L’analisi di correlazione tra FC a riposo della Corteccia Visiva e
    Task Fitness ha mostrato che:
    1. Task Fitness e correla positivamente con la FC tra le aree della Corteccia Visiva —> Soggetti con forte FC mostrano una buona Task Fitness.
    2. Task Fitness e correla negativamente con la FC tra le aree della Corteccia Visiva e regioni del controllo cognitive frontali e insulari—> Soggetti con FC negativa mostrano una buona Task Fitness.
    3. Task Fitness non correla con la FC delle aree uditive.

    RAZIONALE DELLO STUDIO: La FC a riposo della corteccia visiva e’ in grado di predire la performance futura in un compito percettivo visivo nuovo? SI!!!




    Articolo 2

    > Single-pulse TMS: stimolazione magnetica costituita da un singolo impulso

    > rTMS: stimolazione magnetica ripetitiva (piu’ impulsi in successione)
    Low frequency rTMS: frequenza di ripetizione < 1 Hz
    High frequency rTMS: frequenza di ripetizione > 1 Hz

    > Dual (paired)-pulse TMS: stimolazione con due impulsi distinti attraverso lo stesso coil in tempi differenti

    > Double TMS: stimolazione con due coils applicata a differenti regioni corticali (la temporizzazione e l’intensità’ sono modificabili separatamante)

    Possibili effetti collaterali
    Provocando una corrente elettrica nel cervello umano, la TMS e la rTMS potrebbero in teoria produrre una crisi epilettica. Il rischio è molto basso con TMS ad eccezione dei pazienti con epilessia e pazienti che prendono farmaci.

    Il rischio è maggiore, ma ancora molto basso, in rTMS soprattutto quando somministrato a frequenze maggiori di 5Hz ad alta intensità.

    I soli altri effetti della TMS che sono riportati nella maggior parte dei soggetti sono:

    > Disagio o dolore dello scalpo e dei nervi e dei muscoli associati sulla pelle sovrastante lo scalpo
    > Fastidio per il rumore del click ad alto volume associato all'impulso
    > In presenza di elettrodi EEG, la rTMS può provocare il riscaldamento dell'elettrodo e, nei casi più gravi, ustioni cutanee
    > Gli effetti a lungo termine della TMS rimangono sconosciuti, anche se non sono stati segnalati effetti sulle capacità cognitive (es. memoria)
    > Innocuo ma fastidiosi mal di testa, probabilmente causato da attivazione dei muscoli del cuoio capelluto e del collo.

    Pro e contro
    Vantaggi Principali:
    > Lesioni reversibili senza modifica della plasticità
    > Ripetibile
    > Alta risoluzione spaziale (in teoria) e temporale
    > Può stabilire un nesso causale tra l'attivazione del cervello e comportamento
    > Può misurare plasticità corticale
    > Effetti terapeutici

    Limitazioni Principali:
    > Possono essere stimolate soltanto regioni corticali superficiali
    > Può essere spiacevole per i soggetti
    > Rischi per soggetti e pazienti
    > E’ richiesta un etica rigorosa
    > Incertezza sulla localizzazione
    > Incertezza sul livello di stimolazione
    > Difficoltà di interferire con processi cognitivi superiori

    E’ stato suggerito che il VPL sposta il locus corticale dell’elaborazione degli stimoli appresi da regioni di alto-ordine di control cognitive (nella fase iniziale del training) verso regioni della corteccia visiva (quando il training e’ completato)
    • Per esempio, lo studio fMRI di Lewis e coll. (2009) sul VPL hanno mostrato che il dorsal attention network era maggiormente attivato per la forma nuova (non-allenata) e meno activate per la forma familiare (allenata).
    • Di contro, la corteccia visiva era piu’ attivata per la forma familiare (allenata) rispetto a quella nova (non-allenata)

    Considerati nel complesso, questi risultati supportano l’ipotesi che, mentre le regioni attentive/controllo fronto-parietali sono piu’ importanti nella fase iniziale del training, il controllo attentive diviene meno importante nella fase finale del training quando si formano dei ‘template’ in corteccia visiva.
    • In questo studio abbiamo utilizzato la rTMS in un gruppo di soggetti sani per testare con un approccio causale il ruolo cruciale delle aree visive nel VPL.

    Edited by la Krig sei tu - 10/2/2018, 18:28
     
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