Progresso personalità specializzazione

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    Stavo studiando Freud e pensavo che lui ha avuto la fortuna di vivere in un epoca ignorante in cui bastava dire qualcosa di soggettivo su un argomento ancora inesplorato per fare "scienza". Oggi bisogna essere dei veri scienziati per dire qualcosa di sensato. E il boom di tutte le rivoluzioni industriali, rinascimentali, cazzoneso, la comune parigina :morfeo: si è avuto fondamentalmente dicendo cose che sappiamo tutti. Tipo viva la cultura e niente più censura, ecc... Quindi penso che oggi valga lo stesso discorso. Facciamo progresso (non solo quello consumista) con l'istruzione e il pensare che tutti possano dire quello che vogliono e che le masse debbano studiare ingegneria, chimica, programmazione, ecc... ma anche modi di preservare l'ambiente, l'alimentazione, lo stile di vita, insomma, che ultimamente va di moda. E niente... non so che volevo dire... volevo dire che sarà pure poco originale ma nel futuro esisteranno persone così specializzate nel loro campo di studi che non saranno capaci di cibarsi da soli, verranno imboccati da persone concepite per imboccare altre persone mentre queste ultime pensano a come curare il cancro. :eric: Cioè per forza, almeno che non decidessimo di fermare il progresso, o una guerra nucleare ci riduca in poche migliaia. E' il problema di... chi lo diceva... Jung, o Jung citava tipo Seneca (?) che in pratica la personalità è una costruzione della società, che per il progresso siamo costretti ad adattarci in modo da sopravvivere, e quindi siamo costretti a sviluppare una parte di noi per evitare di essere inutili nella società. In questo modo ci caratterizziamo, ma è un'illusione, siamo stati costretti a farlo per sopravvivere in società, se vivessimo nella natura saremmo più simili tra noi. Diceva che un tizio (non ricordo chi) vissuto tempo fa fosse stato "l'ultimo uomo che sapeva tutto". Perché nessuno più si interessa alle cose che davvero lo interessano, ormai le persone si costringono a fare solo una cosa.

    :danaparte:

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