l'uomo che scambiò sua moglie per un cappello

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    L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un saggio neurologico di Oliver Sacks
    In ogni capitolo Sacks descrive alcuni casi clinici particolari che gli è capitato di incontrare nella sua esperienza come neurologo di una casa di cura statunitense. La componente umana di ogni sua storia, la realtà del paziente, viene descritta con toni a volte umoristici, a volte molto pietosi e dolorosi, mentre l'analisi clinica sulle cause che hanno provocato questo particolare tipo di comportamento è sempre precisa e rigorosamente scientifica, pur producendo talvolta anche riflessioni filosofiche (e, raramente, anche religiose) sulla natura più profonda della malattia in sé. :baffo:

    l'uomo che scambiò sua moglie per un cappello
    Questo caso, considerato tanto importante dall'autore da spingerlo a intitolarvi tutto il saggio, narra del dottor P., «eminente musicista», che cominciò gradualmente a manifestare una progressiva incapacità di dare un significato a ciò che vedeva, ed a confondere tra di loro gli oggetti (e soprattutto le persone viventi) appartenenti alla sua vita quotidiana. Il titolo deriva proprio da una delle gaffes di questo paziente, che alla fine di un colloquio con il dottor Sacks confuse la testa di sua moglie con il suo cappello, e l'afferrò tentando di mettersela in testa.
    :eric:
    Nella sua trattazione, Sacks sottolinea più volte come il dottor P. non avesse alcun deficit visivo, ed avesse anzi uno spirito di osservazione molto acuto: semplicemente, in lui era scomparsa la capacità di assegnare un significato visivo agli oggetti che vedeva attorno a sé, sebbene fosse in grado di riconoscerli utilizzando gli altri quattro sensi. Durante un esperimento, il dottor Sacks gli consegnò un guanto, che egli fu perfettamente in grado di descrivere ma non di associare al suo significato, fino a quando non fu forzato ad indossarlo (mettendo quindi in campo il senso del tatto).
    « « Una superficie continua, » annunciò infine « avvolta su se stessa. Dotata... » esitò « di cinque estremità cave, se così si può dire. [...] Un qualche contenitore? » « Sì, » dissi « e che cosa potrebbe contenere? [...] Non ha un aspetto familiare? Non crede che potrebbe contenere, fasciare, una parte del suo corpo? » Nessun lampo di riconoscimento illuminò il suo viso. In seguito se lo infilò per caso: « Dio mio! » esclamò « È un guanto! »»


    La disincarnata

    In questo capitolo, il dottor Sacks riporta la triste vicenda di una giovane donna, Christina, la quale, colpita da una poliradicoloneurite (cioè un'infiammazione di tutte le radici sensitive dei nervi cranici e spinali), aveva completamente perso la propriocezione, cioè la capacità che il corpo umano ha di percepire se stesso. Pur conservando praticamente inalterata la sensibilità superficiale e il senso del tatto, il corpo di Christina non era più in grado di attuare quei meccanismi che permettono ai muscoli di muoversi anche senza il controllo della vista: in altre parole, Christina non era più in grado di fare alcun movimento se non teneva lo sguardo fisso sulla parte del corpo che voleva muovere.
    A parte gli ovvi problemi pratici che questa sindrome, unica nel suo genere, portava a Christina, cioè l'estrema difficoltà di reimparare a camminare, mangiare e persino parlare con un attentissimo controllo visivo (o acustico, per quanto riguarda la fonesi), Sacks evidenziò anche un'altra importantissima e tristissima conseguenza di questa malattia. Christina infatti, pur essendosi gradualmente riabituata a muoversi e a parlare, aveva irrimediabilmente perso la consapevolezza del proprio corpo: ella stessa si definiva "disincarnata", e descriveva così la sua condizione:
    « Questa "propriocezione" è come se fosse gli occhi del corpo, il modo in cui il corpo vede se stesso. E se scompare, come è successo a me,
    è come se il corpo fosse cieco. Il mio corpo non può 'vedere' se stesso se ha perso i suoi occhi, giusto? Così tocca a me guardarlo, essere i suoi occhi. »

    L'uomo che cadde dal letto
    Questo caso tratta di un paziente al quale improvvisamente, durante la notte, capitò di svegliarsi avendo perso coscienza di una parte del proprio corpo, in questo caso la sua gamba sinistra. Secondo la descrizione del dottor Sacks, egli era assolutamente convinto che, per un qualche strano scherzo, «una gamba sconosciuta, una gamba umana recisa[8]» gli si fosse attaccata al busto, e nella foga di spingerla via con l'aiuto delle braccia e dell'altra gamba si era fatto trascinare da essa ed era caduto dal letto.
    La particolarità di questo caso, come lo descrive l'autore, è l'assoluta ed incrollabile certezza da parte del paziente che quella gamba non fosse sua (i termini con cui la descriveva erano "cosa", "imitazione", "facsimile"), e l'incapacità di spiegare sia come fosse possibile che essa fosse attaccata al suo busto, sia dove fosse finita la sua vera gamba.


    fonte: wikipedia
    mio dio devo trovare questo libro

    l'autore:
    CITAZIONE
    Oliver Wolf Sacks (Londra, 9 luglio 1933) è un neurologo, scrittore e chimico britannico, attualmente docente di neurologia alla New York University School of Medicine.
    Sacks è autore di numerosi libri best-seller, molti dei quali riguardanti persone con disturbi neurologici. Il suo libro del 1973 Risvegli fu adattato in un film omonimo nel 1990.

    tumblr_lwned7BF1W1qly6tg
    :così:
    CITAZIONE
    Durante la sua vita, Sacks ha sofferto di Prosopagnosia, malattia che causa difficoltà nel riconoscere i visi delle persone.[13] Sacks non si rifiuta di parlare delle sue patologie, anche di quelle più particolari, anzi, durante la sua vita, ci ha lasciato parecchie testimonianze di questo aspetto. Nel Dicembre del 2010, ad esempio, il nostro medico parla di come perse la sua visione binoculare l’anno precedente, a causa di un tumore maligno che colpi il suo occhio destro.[13] Questa perdita viene descritta anche nel suo libro L'occhio della mente, pubblicato nell’Ottobre del 2010.[14]. In altre due occasioni Sacks si racconta al pubblico, in un’intervista con Leslie Stahl in un episodi di 60 Minutes, nel marzo del 2012, dove parlò delle sue difficolta con la prosopagnosia e nel documentario della BBC Imagine del 28 giugno 2011.[15] Sacks non si è mai sposato[16] e per questo celibato incolpa la sua timidezza che inquadra come una patologia.[17] Un anno dopo la pubblicazione di Risvegli, Sacks è protagonista di un incidente “quasi-fatale” durante una scalata in solitaria in cui, fortunatamente, riportò solamente la rottura di una gamba.[18] Nel suo periodo all'UCLA Sacks ci dà ancora prova della sua infinita curiosità e della sua eccentricità. In questo periodo, infatti, cominciò a sperimentare varie droghe su se stesso, descrivendone gli effetti in un articolo pubblicato nel 2012 dal The New Yorker[19] e nel suo libro "Allucinazioni" del 2012. Durante uno di questi esperimenti con l'anfetamina lesse un libro del 19esimo secolo di Edward Liveing (padre di George Downing Liveing) e le emozioni provate durante questa lettura, probabilmente indotte dal suo stato di alterazione mentale, lo convinsero a registrare e pubblicare le sue osservazioni sulle stranezze e le patologie neurologiche, diventando il “Liveing del nostro secolo”.

    :Oh:

    Edited by zoof - 16/7/2014, 22:20
     
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    E' fantastico è bellissimo lo devi avere anzi domani te lo porto.
     
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    sapevo di poter contare su di te :dramma:
     
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    Non lo sapevo comunque che aveva la prosopagnosia
     
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    La particolarità di questo caso, come lo descrive l'autore, è l'assoluta ed incrollabile certezza da parte del paziente che quella gamba non fosse sua (i termini con cui la descriveva erano "cosa", "imitazione", "facsimile"), e l'incapacità di spiegare sia come fosse possibile che essa fosse attaccata al suo busto, sia dove fosse finita la sua vera gamba.

    potrebbe trattarsi di una paralisi del sonno, magari quella che lui vedeva era una gamba non umana
     
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    Io ho letto questo libro due anni fa :pimky: è bellissimo :pimky:

    Le due storie che mi avevano colpito di più erano proprio quella del tizio che pensava che sua moglie fosse il suo cappello, e poi quella di una donna che non aveva più il concetto di "sinistra" :eric:
    Cioè sta donna porella ignorava tutto ciò che stava alla sua sinistra, non girava mai la testa a sinistra, non era consapevole di avere la parte sinistra del corpo, non si truccava la parte sinistra della faccia, e addirittura non mangiava le cose che stavano nella parte sinistra del piatto. Poi uno le girava il piatto di 180 e puf compariva altro cibo e lei era sconvolta :eric:
     
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    Ah sì sì mi ricordo, aveva l' eminegligenza spaziale unilaterale, anche io studiando sta cosa ero scovolta perché non riuscivo a capire come fosse possibile per una persona evitare di guardare da una parte, contando che lei lo sa e potrebbe guardarci intenzionalmente :eric: Ma poi un bel dì mentre ero in treno con chii-21 inizio ad avere strani sintomi, tra cui anche questo 4XG4heI , afasia, altro. E a na certa inizio a ridere perché mi ricordavo di questa condizione, e anche dell'afasia, ma avendo, appunto, l'afasia, non riuscivo a ricordare i nomi di questi sintomi e avevo iniziato a vedere chii come un quadro di Picasso :arte: mentre le dicevo ho quella cosa come si chiama quello che cosa ecc... In pratica mi ricordavo solo i nomi di articoli, congiunzioni e termini generici come 'cosa'. Vabbè in pratica è stranissimo perché tu sai che su quel lato ci sono delle cose (io non vedevo il lato sx) ma il tuo cervello non le percepisce, è come una sorta di videogioco in cui quando cerchi di fare girare il personaggio a sx non ti viene permesso, boh :daf:
    Alla fine avevo un ictus e sono morta e ora sono un fantasma :ominosentenzioso:

    Ske, alla fine si è scoperto che ho l'emicrania oftalmica. La cosa più interessante è che sono in un gruppo di altra gente con sta malattia(?) E sono tutti cagasotto che quando hanno sti sintomi gli viene un attacco di panico :krigerinne: e io dico ehi raga caaalma, facesse male, è l'emicrania la bestiaccia, alla fine se a na certa non vedi più il lato sx del mondo ridine no? Meno brutture da vedere :arte:
     
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    CITAZIONE (Krigerinne @ 7/4/2021, 19:25) 
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    l'ho imparato :azrael:

    CITAZIONE (Krigerinne @ 7/4/2021, 19:25) 
    In pratica mi ricordavo solo i nomi di articoli, congiunzioni e termini generici come 'cosa'. Vabbè in pratica è stranissimo perché tu sai che su quel lato ci sono delle cose (io non vedevo il lato sx) ma il tuo cervello non le percepisce, è come una sorta di videogioco in cui quando cerchi di fare girare il personaggio a sx non ti viene permesso, boh :daf:
    Alla fine avevo un ictus e sono morta e ora sono un fantasma :ominosentenzioso:

    Ske, alla fine si è scoperto che ho l'emicrania oftalmica. La cosa più interessante è che sono in un gruppo di altra gente con sta malattia(?) E sono tutti cagasotto che quando hanno sti sintomi gli viene un attacco di panico :krigerinne: e io dico ehi raga caaalma, facesse male, è l'emicrania la bestiaccia, alla fine se a na certa non vedi più il lato sx del mondo ridine no? Meno brutture da vedere :arte:

    sembra spaventoso ma se dici così buon per te :morfeo:
    Perdere il controllo di una parte del tuo corpo dovrebbe metterti in panico totale. Poi probabilmente se scopri di che cosa si tratta, gli dai un nome, e impari che non è forever allora forse lo accetti. Però che ansia :morfeo:
     
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    poi lessi troppo di sto libro per scomodarmi a comprarlo :yama: classic me!
    krig hai l'atteggiamento giusto per droghe psichedeliche godendoti l'esperienza invece di finire nei trip ansiogeni. D'altronde l'effetto non dovrebbe essere tanto diverso
     
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    CITAZIONE (zoof @ 7/4/2021, 20:29) 
    poi lessi troppo di sto libro per scomodarmi a comprarlo :yama: classic me!
    krig hai l'atteggiamento giusto per droghe psichedeliche godendoti l'esperienza invece di finire nei trip ansiogeni. D'altronde l'effetto non dovrebbe essere tanto diverso

    Ma non te l'avevo prestato io poi? :danaparte:

    CITAZIONE (Crostul @ 7/4/2021, 19:54) 
    sembra spaventoso ma se dici così buon per te :morfeo:
    Perdere il controllo di una parte del tuo corpo dovrebbe metterti in panico totale. Poi probabilmente se scopri di che cosa si tratta, gli dai un nome, e impari che non è forever allora forse lo accetti. Però che ansia :morfeo:

    Sì beh dai se ti capita da anni a na certa di che devi avere paura. Ma forse conoscere un po' di neurofisiologia ti aiuta a non disperare :qwqw:
     
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    CITAZIONE (Krigerinne @ 10/4/2021, 11:35) 
    CITAZIONE (zoof @ 7/4/2021, 20:29) 
    poi lessi troppo di sto libro per scomodarmi a comprarlo :yama: classic me!
    krig hai l'atteggiamento giusto per droghe psichedeliche godendoti l'esperienza invece di finire nei trip ansiogeni. D'altronde l'effetto non dovrebbe essere tanto diverso

    Ma non te l'avevo prestato io poi? :danaparte:

    Non ricordo assolutamente :danaparte:
     
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