Tristan Corbière

poesia

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    Ebbene, quella gente di mare – marinai, capitani,
    Nel loro grande Oceano per sempre inghiottiti…
    Partiti spensierati per quei viaggi lontani,
    Sono morti, – né più né meno com'erano partiti.

    Andiamo! È il mestiere; morti nei loro stivali
    Con la fiaschetta sul cuore, vispi nei loro giaccotti…
    - Morti… Grazie: la Camusa non ha piede marino;
    Dorma dunque con voi: è la donna di casa…
    Loro? Ma certo: Interi! Rapiti da un'ondata!
    O sperduti in un groppo…

    Un groppo…è morte, questa? La vela bassa che batte
    Attraversando l'acqua! – e si dice ingombrare
    Un colpo di mare piombato, poi la velatura alta
    Che sferza i flutti a raso, – e questo, è sprofondare.

    - Sprofondare. – Scandagliate la parola. Pallida,
    La vostra morte, e poca roba a bordo, sotto la greve raffica…
    Roba da poco, di fronte al gran sorriso amaro
    Del marinaio che lotta. – Sù svelto! fa' largo!,
    Vecchio fantasma sdentato, la Morte cambia faccia:
    Il Mare!…

    Annegati? – Macché, sono d'acqua dolce, gli annegati.
    - Affondati! Corpo e beni! E tutti, fino al piccolo mozzo,
    La sfida negli occhi, la bestemmia tra i denti!
    Sputando sulla spuma una cicca di protesta,
    Scolando senza storie la gran tazza salata
    - Come bevevano dalla loro fiaschetta. –

    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

    - Né fondale a sei piedi, né ratti da cimitero:
    Loro, dritto agli squali! L’anima di un marinaio
    Non va a trasudare nelle vostre patate, essa respira
    In ogni ondata.

    - Guardate, come all'orizzonte si solleva l'onda;
    Si direbbe il ventre innamorato
    Di una ragazza in foia, mezza sbronza…
    Là sono loro! – E' cava, l'onda. –

    - Udite, udite la tormenta che mugghia!…
    E’ il loro anniversario. – Ritorna sovente. –
    O poeta, tieni per te i tuoi canti da cieco;
    - Per loro: il De Profundis che gli rugghia il vento.

    …Infiniti si rivoltino negli spazi vergini!…
    Vadano a rotolarsi verdi e nudi,
    Senza chiodi né abete, senza coperchio, senza ceri…
    - E lasciateli rotolare, pescicani terrestri!

    Edited by Krigerinne - 22/12/2015, 23:21
     
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