| ATTENZIONE! In questo topic si trattano temi forti
Dopo una battaglia interiore se aprire questo topic in una sezione protetta o pubblica, ho deciso che voglio sia raggiungibile a più persone possibile. Parlerò in modo generico, ma anche personale, delle mie esperienze, nella speranza di poter aiutare anche qualche altro navigatore del web in difficoltà.
Prima di tutto cos'è la disforia di genere. Per chi non lo sapesse la disforia di genere è la condizione caratterizzata dall'incongruenza tra il sesso biologico (anche detta incongruità di genere) e identità di genere. La maggior parte delle persone si rispecchia nel sesso con cui nasce e, al di là dei gusti personali, non prova disagio in esso. Le persone con disforia di genere invece hanno la costante percezione di trovarsi nel corpo sbagliato, portando irrimediabilmente a stati di depressione, ansia, malessere, disgusto, traducendosi in casi estremi in atti di autolesionismo. Non si tratta di una malattia, ma causa un forte disagio ed è necessaria una diagnosi per qualunque percorso di riassegnazione di voglia intraprendere. In parole povere è ciò che rende transgender.
Ora, chi mi conosce bene già lo sa e se non fosse abbastanza chiaro da come e da cosa scrivo/parlo, io sono un'identità non-binaria con disforia di genere. Ma credo siano pochi ormai a non saperlo visto che sono abbastanza chiarə a riguardo. Quindi perché apro questo topic?
Nel 2019 ho passato un periodo terribile a causa della disforia che probabilmente accumulandosi ad un'ansia che già mi portavo dietro da tempo, non mi ha dato un attimo di tregua. La cosa che mi salvò fu parlarne, anni di terapia mi hanno insegnato che esporre chiaramente un peso che ci portiamo dentro, aiuta sia a liberarcene sia perché manda segnali alle persone che tengono a noi e che hanno strumenti in più per aiutarci. Dico proprio salvò perché ero arrivatə a un punto in cui se mi mettevo alla guida avevo la tentazione di buttarmi fuoristrada, perché ogni giorno mi svegliavo con nella speranza di avere un tumore al seno così avrei avuto la scusa per una mastectomia*, pensavo che forse smettendo di mangiare avrei raggiunto uno stato fisico in cui non avrei avuto più forme da nascondere.
*infatti tra i motivi che mi hanno spinto ad aprire questo topic c'è il fatto che qualche giorno fa su Twitter giravano degli screenshot di una persona che scriveva di sperare in un tumore per potersi far togliere il seno o addirittura morire. Contro questa persona solo commenti negativi che davano del viziatə, superficiale, ignorante, senza tenere conto che questa persona potrebbe star soffrendo. La cosa mi ha triggerato parecchio
La mia terapista non faceva altro che dirmi che ero una donna repressa e mi chiedeva continuamente che idea avessi della sfera femminile e di quella maschile, alcune amicizie mi stavano facendo mettere in discussione il mio percorso di auto-accettazione, vedevo in scelte drastiche l'unica soluzione. Insomma, il 2019 è stato un anno molto difficile, ma per fortuna si è calmato appena ho messo il punto ad una delle mie più grandi preoccupazioni: l'università. Forse per questo non ho vissuto male la pandemia, perché comunque avevo ritrovato stabilità, avevo capito che non c'era niente di male in me e chiarito le incomprensioni con le persone a cui tenevo. Comunque, la disforia di certo non mi ha abbandonato. Vista la scarica di positività ho cominciato a cercare delle soluzioni temporanee e anche ad esplorare di più la mia identità. Ho comprato per la prima volta nella mia vita, di mia spontanea volontà, un capo di abbigliamento simile ad una gonna e l'ho indossato diverse volte. Coì come ho indossato tante volte giacca e cravatta. Ho comprato dei trucchi, che ho usato un po' meno perché non mi piace truccarmi. Ho fatto scorta di boxer da uomo e mi ci sento molto più a mio agio che con gli slip da donna. Ho capito che se mi definisco trans mi sento bene (cosa che ho avuto il terrore di fare fino a pochi mesi fa). Ci sono però ancora tante cose che non ho il coraggio di fare per paura di essere additatə, come non depilarmi in estate (cosa che in inverno non faccio mai perché mi piacciono i miei peli).
Anche se sto meglio ho dei pensieri costanti e delle preoccupazioni che mi bloccano. Mi ossessionano ancora tutte quelle cose che mi rendono palesemente del mio sesso biologico, oltre alle forme, la voce è un grosso problema. Quindi faccio esercizi per cercare di renderla più profonda (inutilmente lol). Ultimamente mi ritrovo spesso a pensare che veramente dovrei rivolgermi a qualcuno che non sia la mia terapista per parlare veramente di questo e magari intraprendere un percorso di transizione che si addice alle mie esigenze. Mi frena il fatto che voglio andare a studiare all'estero e sarebbe un problema. Però se non lo faccio ora quando? Quanto ancora posso sopportare? Poi un pensiero fisso che ho è quello del packing. Mi ritrovo sempre a ricercare prodotti e sentire opinioni di altre persone. Visto che voglio esplorare quanto più possibile mi sono convintə a provare nel modo più economico (i calzino lol). Ho cominciato oggi visto che passerò la maggior parte della giornata a casa, così non dovrò andare in giro col terrore che qualcuno possa scoprirmi. Se dovesse andare bene potrei pensare di passare ad un vero prodotto.
Non so, mi sento positivə. Trattandosi di un'esperienza personale non tutto funziona con tutti, si va a tentoni, si sperimenta. Ci sono passi che comincio a sentirmi prontə di compiere. |
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